E’ solo un esempio, non vogliamo affatto “criminalizzare” una regione che, al contrario, offre una delle migliori assistenze nel campo degli infortuni. Ma se la situazione è questa, qui, altrove come sarà mai?
In Umbria l’Inail ha solo tre ispettori per la verifica del rispetto delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro ma si sta operando per aumentarne il numero. Lo ha detto il direttore provinciale dell’istituto, Alessandra Ligi, rispondendo ad una domanda dei giornalisti in merito alla questione posta dal presidente di Confindustria Perugia, Antonio Campanile, di un maggiore coordinamento tra i vari uffici ed enti preposti ai controlli sulla sicurezza del lavoro. Questi controlli – ha spiegato Campanile – in occasione della firma di oggi del protocollo d’intesa con l’Inail – sono utili e necessari ma talvolta le aziende diventano oggetto di «visite reiterate» dei diversi enti, Inail, Ispettorato del lavoro, Asl, ecc., con complicazioni burocratiche e lo stravolgimento della normale attività lavorativa. Il direttore dell’Inail ha detto che l’ente si sta adoperando per migliorare questo coordinamento ed ha annunciato, come detto, l’aumento in Umbria del numero dei suoi ispettori.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa
