NESSUN DIVIETO AL NOSTRO DISSENSO !!
A Napoli come nel resto del mondo in piazza contro le misure di austerity Venerdì 7 Ottobre.
Da circa un mese gli studenti, i precari, i lavoratori e i pendolari di ogni sorta costruiscono iniziative e partecipazione contro i tagli al trasporto pubblico in Campania, che già ha significato una riduzione delle corse e un’insopportabile situazione di invivibilità nel rapporto città-periferia. Per giunta ciò è accompagnato da una tenaglia che vede da un lato l’aumento delle
tariffe per il biglietto Unico e dall’altro una caotica trasformazione della viabilità a Napoli, il tutto nel rischio per centinaia di lavoratori di perdere il proprio posto o di drastiche diminuzioni di salario.
Questa situazione peggiora e precarizza ulteriormente le condizioni di vita di tutti coloro che in maniera trasversale studiano, vivono, lavorano o semplicemente attraversano la città, aggiungendosi all’impoverimento progressivo dovuto negli ultimi anni alla crisi economica.
Se non bastasse le pesantissime misure di austerity attuate dal governo italiano e concertate con gli organismi finanziari europei ed internazionali attaccano complessivamente il diritto alla vita della stragrande maggioranza della popolazione, costringendoci a pagare un debito che non ci appartiene minimamente, distruggendo il mondo della formazione e attaccando le tutele al mondo del lavoro, per farci morire, ad esempio, precari e a nero sui cantieri, magari per soli 3,95 euro l’ora…
Questa morsa feroce è uno stile politico che possiamo legittimamente qualificare come “odio di classe”, uno stile figlio del sistema economico e non certo dello schieramento politico dei vari governi nazionali, davanti a tutto questo sentiamo il bisogno concreto di manifestare un chiaro dissenso, come già hanno fatto e stanno facendo tanti popoli dello spazio euro-mediterraneo, e proprio in questi giorni anche negli USA.
Qui a Napoli l’interlocutore naturale per i tagli al trasporto pubblico, l’aumento delle tariffe e le politiche del lavoro, risulta essere la Regione Campania, le cui scelte rispondono direttamente al quadro di austerity europeo, e per questo il corteo del 7 ottobre da piazza del Gesù ha scelto di dirigersi al palazzo della Regione per manifestare legittimamente il proprio dissenso a questa situazione.
Denunciamo dunque come provocatorio e assurdo il livello di militarizzazione della città seguito alla scelta della questura di mettere in piedi una vera e propria ZONA ROSSA attorno al palazzo della Regione per il 7 ottobre.
Una città che rifiuta di dare agibilità al dissenso e voce all’esasperazione non è la città dell’accoglienza e della giustizia sociale che si voleva paventare con la nuova giunta comunale.
Facciamo appello pubblicamente a tutti i cittadini e ai movimenti per denunciare questo grave divieto a manifestare.
NESSUN DIVIETO AL NOSTRO DISSENSO !!
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