Il 15 ottobre a Roma, come in altre capitali europee, GLI INDIGNATI manifesteranno contro la logica autoritaria delle elite finanziarie e della BCE. La longa manus del capitalismo impone ai governi degli stati europei politiche di austerity per uscire dalla crisi, commissariandoli di fatto ai propri vincoli fatti delle solite ricette neoliberiste: tagli, privatizzazioni, sfruttamento, ricatto, impoverimento dei ceti popolari.
In questi mesi Lega e Pdl hanno sdrammatizzato la realtà della crisi, lasciando sole le masse popolari, nella battaglia contro l’animalismo con cui è stato governato il paese.
Gli esponenti della Lega nord, da veri e propri seminatori di panico,hanno distratto le menti delle persone distogliendole dalle criticità dei territori che tanto si erano “presi a cuore” al momento delle elezioni. Oggi perciò siamo qui a dover pagare la crisi ben due volte: prima in soccorso dello scoppio della bolla finanziaria, ora il debito pubblico generato dalla precedente operazione. È per questo che il pareggio di bilancio. non deve essere ufficializzato nelle costituzioni nazionali!
È necessaria una radicale inversione di tendenza
Il 15 ottobre lo slogan “United for global change” dimostrerà che esiste ed è entrata nella consapevolezza comune una nuova idea di società, i cui pilastri sono la giustizia sociale, la cancellazione della precarietà del lavoro, la ripubblicizzazione dei servizi essenziali, la garanzia di finanziamenti adeguati per la scuola, l’università, la ricerca affinchè siano totalmente accessibili e in grado di partecipare alla svolta democratica e sociale di cui sentiamo la necessità.
Si stanno moltiplicando le ragioni per manifestare il dissenso, per instaurare una civiltà nuova e ricostruire forme di solidarietà in barba ai provincialismi e ai campanilismi che soprattutto la Lega nord ha voluto imporre in questo buio ventennio.
Alberto D’Andrea
Marina Alfier
Comunisti Italiani Veneto Orientale
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