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Automobili? Non se ne vendono più…

Ancora un mese in flessione a ottobre per il mercato dell’auto in Italia, che ha ceduto il 5,5% rispetto a un anno fa per un totale di 132.703 nuove immatricolazioni. Un risultato che, secondo l’Associazione delle Case automobilistiche estere presenti in Italia (Unrae), si attesta come il peggiore dal 1995 e che per tutti gli osservatori non lascia spiragli a miglioramenti nei prossimi mesi che anzi, con il quadro economico in progressivo peggioramento e il clima di fiducia in discesa libera, si prevedono ancora più neri.

Sullo sfondo ci sono «la crescita della pressione fiscale, il caro carburante e il caro assicurazione», tutti fattori che, secondo il Centro Studi Promotor Gl Events, avrebbero fatto immaginare un calo delle vendite a ottobre addirittura maggiore. La gravità della situazione è denunciata anche da Federauto, l’associazione che riunisce i concessionari, che invita tutti, concessionari, manager delle case automobilistiche e politici a «prenderne atto» e a fare ognuno la «propria parte».

Il tema centrale, per il presidente Filippo Pavan Bernacchi, è quello della forte pressione fiscale che insiste sul settore dell’auto. In linea con gli altri osservatori anche l’Anfia, che evidenzia come a ottobre i nuovi contratti siglati siano circa 142.000, il 12,5% in meno rispetto a ottobre 2010, mese in cui la raccolta ordini era stata già molto bassa. In questo contesto non stupisce che le vendite del gruppo Fiat (compreso il marchio Jeep) abbiano ceduto a ottobre il 2,8% a 37.865 unità, ma si tratta – rileva in una nota il Lingotto – di un calo inferiore a quello del mercato. Inoltre, il gruppo torinese a ottobre ha accresciuto la propria quota di mercato, che si è attestata al 28,5% contro il 27,8% di un anno fa. Nel progressivo annuo le vendite di Fiat Group Automobiles sono state invece quasi 445 mila, per una quota del 29,6%.

«Oltre ai modelli di punta Panda, Punto e 500, hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato – precisa la nota – anche le recenti commercializzazioni della Ypsilon e della Freemont, mentre l’arrivo nell’ultimo trimestre dell’anno delle nuove Thema e Voyager consentirà il rientro della Lancia in due segmenti di prestigio». Il marchio Fiat in ottobre ha immatricolato 27 mila vetture (-5,38%) mantenendo una quota stabile del 20,4%. La Panda Š la vettura pi— venduta di ottobre, con una quota del 38,7% nel segmento A. Alle sue spalle la Punto, con il 20,4% di quota nel segmento B. In forte crescita Lancia, che a ottobre immatricola oltre 6.700 vetture (+21,6%), per una quota del 5,1%. A trainare le vendite + la Ypsilon, con una quota nel segmento B dell’11,5%. In calo Alfa Romeo, con 3.324 unità (-23,55%). Prosegue invece a ottobre la forte crescita del marchio Jeep, con 700 immatricolazioni (+56,1%).

Tra i costruttori esteri, il primo posto ad ottobre se lo aggiudica Volkswagen, con 10.902 nuove immatricolazioni (+2,14%), seguita da Ford con 10.613 unità (-2,21%) e da Opel (8.756 unità, -5,89%). Tra le tedesche di lusso, al primo posto c’è Audi con 4.508 unità (-9%), seguita da Bmw (4.394, +0,94%) e Mercedes (4.132 unità, -10,45%). Tra le giapponesi, Nissan ha venduto ad ottobre 4.828 unità(+1,22%), mentre Toyota ha immatricolato 4.479 nuove auto (-18,15%).

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