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Grandi opere? Sull’Appennino un intero paese scivola a valle

Circa 250 case della frazione di Santa Maria Maddalena, sull’Appennino tosco-emiliano, stanno lentamente scivolando a valle.
Per il momento lo smottamento del terreno è stato di circa 9 centimetri, quando Autostrade ne aveva previsto al massimo 2 o 3 cm per terreno franoso, l’azione incriminata è la costruzione della Variante di Valico.
Naturalmente Autostrade corre ai ripari e d afferma che  «la progettazione della galleria è il risultato di un lavoro che ha coinvolto professionisti di chiara fama e che ha ottenuto tutte le autorizzazioni previste» e questo si sà che è già indice di garanzia per appaltatori e Amministrazioni.
. «Affermare che l’alta velocità ferroviaria Firenze-Bologna e l’autostrada siano coinvolte da movimenti del terreno — conclude la nota della Società — è frutto di strumentalizzazioni per chi ha interesse allo stop di lavori speculando sul disagio di alcuni cittadini» naturalmente,e continua Gennarino Tozzi di Autostrade, che prima linea nella difesa della grande opera non ha dubbi: “E’ un’opera che va conclusa subito. Nella vecchia autostrada del sole l’incidentalità è in fase crescente e la sua capacità di traffico è ai limiti”. E se il monitoraggio darà esiti negativi, preoccupanti, l’opera si fermeranno i lavori? “Sono sicuro che non darà esito negativo”, .
 Autostrade, per bocca dello stesso Tozzi, si è detta oggi disponibile e già attiva per dare tutti i rimborsi necessari o per ristrutturare le case che dovessero venire danneggiate “Abbiamo già messo in campo circa 900 mila euro”.
Verranno monitorate tutte le case con la loro capacità di resistere ai movimenti prevedibili. Quelle che non ce la dovessero fare verranno rinforzate. A garanzia di tutto poi ci sarebbero le delocalizzazioni”. Cioè nuovi sgomberi, ma solo provvisori secondo Ricceri. Per il già citato ingegnere capo dell’osservatorio ambientale infatti, “finite quelle opere questi movimenti andranno attenuandosi fino a scomparire e il paese resterà dov’è”. 
Mossa di circostanza appare quella del Prefetto Angelo Tranfaglia che convocando le parti in questione ha avviato la verifica di eventuali problemi alla salute dei cittadini, di cui è il primo responsabile dichiarando:
 ” Ho già contattato Anas e Autostrade. Quando si tratta di possibili problemi per la pubblica incolumità il prefetto si muove subito. Su questi temi nessuno può pensare, né da destra né da sinistra, che un prefetto ci dorma su”.
Dopo l’incontro si avra sul territorio un osservatorio con funzioni di monitoraggio sull’ andamento dei lavori che coinvolgerà le amministrazioni, la montagna,in questo caso la prefettura, che partorisce il topolino.
Di diverso avviso sono i cittadini riunitisi in comitato checon una  lettera spedita al Prefetto, Angelo Tranfaglia, raccontano  della leggerezza nell’affrontare un’opera così complessa e di forte impatto ambientale: “In corrispondenza dell’abitato di Santa Maria Maddalena per circa 500 metri non era stato eseguito ante operam alcun sondaggio, e solo a seguito della campagna di indagini integrative eseguite a partire dalla scorsa primavera (…) i progettisti hanno finalmente riconosciuto l’esistenza dell’enorme frana quiescente su cui da sempre sorge il paese e che pure era (…) segnalata sulla cartografia tematica”.
gli spostamenti franosi attivatisi stanno coinvolgendo la stessa galleria in costruzione con valori di deformazione dei rivestimenti definitivi di ordine centimetrico per gli avanzamenti da nord (impresa CMB) e decimetrico per gli avanzamenti da sud (impresa Toto) e con diffuse fessurazioni nelle murature”.
L’ unico scopo della Società Autostrade per l’Italia è palesemente quello di pervenire nel più breve tempo possibile al completamento dei lavori (…) indipendentemente dalle pesantissime ripercussioni che si sono prodotte a partire già dall’avvio dei lavori, nel 2007, in tutta le porzioni di versante sino ad ora interessate dagli scavi per la galleria Val di Sambro, con il progressivo danneggiamento anche totale di tutte le abitazioni sino ad oggi incontrate, delle strade, delle reti di distribuzione (elettricità e gas)”.
Il comitato Autosole-Ripoli, guidato dalla combattiva famiglia Ricci ci tiene a non passare per un comitato che non vuole la Variante di Valico  “Società Autostrade ci ha fatto un resoconto. Dagli elementi che ci ha portato emerge che allo stato pericoli per la pubblica e privata incolumità non ne esistono, sicuramente non ne esistono con urgenza, ma nemmeno allo stato dell’avanzamento dei lavori in maniera prevedibile. I cittadini si fidino delle istituzioni, come se anche questo ulteriore  elemento fosse sinonimo di qualità e fiducia.
Al momento c’è il problema delle Case franate a cui Tozzi risponde che : “Sarà riconosciuto il disagio”
„Per ora, secondo Autostrade, sono tre gli edifici evacuati, con sette famiglie. Nel caso di un palazzo, ha detto Tozzi, sono già stati offerti quasi novecentomila euro a due nuclei familiari, come liquidazione. “E a tutti comunque – ha proseguito – saranno riconosciuti i costi del disagio. Ce la stiamo mettendo tutta per garantire la massima sicurezza”. I disagi quindi “saranno gestiti”, nella convinzione che si sta realizzando un’autostrada che “ha la necessità assoluta di essere completata al più presto, perché l’infrastruttura attuale è ormai satura”. L’incidentalità del tratto attuale Bologna-Firenze è superiore, ha spiegato, del 268% rispetto alla media nazionale. A chi ha chiesto poi se i movimenti indotti dai lavori stiano facendo riattivare la frana, ha risposto che “non è provato”. In terreni di questo genere, ha spiegato ancora il condirettore generale, a chi gli ha domandato se e che tipo di spostamenti erano previsti nel progetto, “non esiste una ricetta matematica. Avevamo in mente un range, e forse i nostri tecnici erano stati un po’ più ottimisti”.“
Beato l’ottimismo che come diceva il Poeta Tonino Guerra “è il sale dlla vita”.
Intanto l’inchiesta della magistratura per disastro colposo, prosegue.

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