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Niscemi. Non si passa

Bloccato un camion militare nei pressi del presidio permanente contro il Muos in contrada Ulmo. Decine di persone lo costringono a tornare indietro.
Gli attivisti No Muos che da oltre un mese presidiano l’area, avevano annunciato che avrebbero bloccato ogni camion destinato all’impianto militare Usa. Un tentativo effettuato oggi verso le 13.00 è stato respinto. Una quindicina di giorni fa un altro camion era stato bloccato.
Venerdi scorso c’era stato un faccia a faccia tra una delegazione del comitato No Muos e il neo-assessore regionale all’Ambiente Mariella Lo Bello. Un gruppo di rappresentanti del movimento che si oppone alla costruzione del mega-impianto di antenne nella base di Niscemi ha incontrato la rappresentante della giunta regionale guidata da Rosario Crocetta. Un incontro più volte richiesto, soprattutto dopo le dichiarazioni del neo presidente della Regione Sicilia il quale aveva escluso l’ipotesi di bloccare i lavori per il Muos.
La pagina web catanese Ctzen, riferisce che la delegazione del movimento No Muos ha rinnovato la richiesta di agire in autotutela, bloccando i lavori in attesa di verifiche più approfondite sul potenziale impatto sugli abitanti, sull’ambiente e sul traffico aereo siciliano. Un provvedimento da prendere in maniera urgente per permettere un monitoraggio della condizione di salute dei niscemesi attraverso anche la creazione di un registro tumori. L’informazione è un altro dei tasti sui quali ha battuto la delegazione: da oltre vent’anni, hanno denunciato nell’incontro, gli abitanti della cittadina sono rimasti all’oscuro di quanto accade dietro il filo spinato in contrada Ulmo. A cominciare dal divieto imposto ai militari di consumare l’acqua della zona perché considerata inquinata. A contaminare le falde sarebbe stato lo sversamento di carburanti nocivi circa dieci anni fa, ma della misura precauzionale nessun abitante è mai stato messo ufficialmente a corrente.

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