Anche se l’affluenza non è stata all’altezza delle aspettative, erano presenti i movimenti e le realtà politiche che oggi nella città di Torino esprimono il conflitto più radicale: dai No Tav all’Usb , dai delegati della Fiom delle fabbriche in lotta al centro sociale Askatasuna oltre alla presenza delle formazioni politiche della sinistra diffusa, nessuna esclusa.
Il dibattito si è concentrato principalmente sulle cose da fare a Torino, iniziative che ci vede coinvolti su quattro punti essenziali da mettere in campo nell’immediato per acquisire consenso e far conoscere il comitato No Debito che si deve necessariamente rappresentare come soggetto politico unitario di una nuova sinistra più larga e più coesa di quella fino ad oggi conosciuta ed ampiamente criticata da molti .
Le iniziative riguardano presidi sotto il Comune e l’Unione Industriali per protestare contro la privatizzazione dei servizi a rete dalla nostra città che vanno dalle aziende pubbliche dei trasporti alla aziende dall’igiene ambientale, dalle valutazioni ottimistiche e benedicenti fatte da Fassino sulla FIAT alla cruda realtà di quello che la stessa FIAT sta mettendo in campo .
E’ stata prevista anche una uscita pubblica sulla sanità torinese a metà mese contro il piano regionale che mira solo a tagli , riducendo prestazioni ma aumentando i ticket a carico dei malati. Infine, ma non certo per importanza, un’adesione convinta alla manifestazione No Tav dell’8 dicembre per ricordare a tutti che il territorio della Valsusa è dei valsusini, non basterà militarizzare il territorio per realizzare quell’opera inutile dannosa e destinata a far aumentare il debito che noi combattiamo .
E’ stata poi richiamata sia da Giorgio Cremaschi che da Mauro Casadio la necessità di rafforzare il movimento partendo dai 5 punti dalla piattaforma e collegare il movimento stesso al blocco sociale che oggi più di tutti subisce gli effetti della crisi .
La necessità di costruire uno spazio politico è più che mai indispensabile perché il “regime globale” è già operante e conclamato .
Il comitato torinese “No Debito” parteciperà all’assemblea nazionale del 17 dicembre e porterà le valutazioni e le esperienze fatte nelle iniziative che nel frattempo si saranno realizzate sul territorio.
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