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Tredicesime più “leggere” a dicembre

Fra tre settimane, si legge in una nota delle due associazioni di consumatori, saranno pagate le tredicesime, che ammontano quest’anno a 35 miliardi di euro (-0,8 miliardi, cioe’ -2,2% rispetto al 2010), cosi’ ripartite: 10,20 miliardi ai pensionati (-1,92%); 9,20 miliardi ai lavoratori pubblici (-1,07%); 15,6 mld (-3,10%) ai dipendenti privati (agricoltura,industria e terziario). Tredicesima, proseguono Adusbef e Federconsumatori, ancor piu’ falcidiata per far fronte ad aumenti infiniti: tariffe autostradali, benzina, bolli, tasse, tarsu, tariffe aeroportuali, ecc.. E a fine anno, arrivano anche le consuete scadenze fiscali, che durante il mese di dicembre i contribuenti sono chiamati a versare, con il risultato di ridurre dell’79,7 per cento l’attesa gratifica natalizia. Nel rincorrersi dei pagamenti da effettuare entro il 31 dicembre, dei 35 miliardi di euro di tredicesime che verranno pagate quest’anno, soltanto il 20,28 per cento, ossia 7,1 miliardi di euro, (un quinto del monte tredicesime), restera’ realmente nelle tasche di lavoratori e pensionati. Il 46,5 % del totale (20,3 mld di euro) verra’ infatti speso per pagare tasse, imposte, bolli, mutui e assicurazioni. Adusbef e Federconsumatori prevedono un Natale ‘gelato’ sul fronte dei consumi,destinati a calare del 6,9% perche’ almeno 3 famiglie su quattro taglieranno le spese per l’incerta situazione economica. A “bruciare” un’ampia fetta delle tredicesime saranno bollette, ratei e prestiti per un valore di 10,7 miliardi (ben il 30,4% del monte totale). La RC Auto mangera’ 5,6 miliardi di euro, il 16% delle tredicesime, mentre 5,8 miliardi di euro, serviranno per pagare le rate dei mutui. Inoltre 3,9 miliardi di euro (11,14%) se ne andranno per pagare le tasse di auto e moto, mentre 1,9 miliardi (5,43%) spariranno per il canone Rai che sara’ incrementato. Adusbef e Federconsumatori, invitano il Governo ad evitare ulteriore inasprimento dell’Iva,la “tassa sui poveri” che colpisce indistintamente tutti i consumatori, gravando in particolare sulle piu’ basse fasce di reddito aggravando cosi’ la recessione con un aumento dell’inflazione ed un calo dei consumi, soprattutto prestando attenzione alla reintroduzione dell’Ici prima casa, potendo reperire maggiori risorse nei capitali scudati,che con un prelievo straordinario del 20% darebbe un gettito immediato di 21 miliardi di euro cash se impone a banche ed intermediari che hanno fatto rientrare i capitali di fungere da sostituto d’imposta, varando un urgente contestuale decreto per una tassa sui patrimoni oltre 1 milione di euro. (AGI) .

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