P. Cor.
Il tempo stringe e l’unica certezza davanti è il licenziamento, che scatterà a partire dall’11 dicembre e che lascerà in mezzo ad una strada circa 800 persone. La mancanza di risposte da parte delle istituzioni e Ferrovie dello Stato, il silenzio della politica e il conto alla rovescia fa montare in tutta Italia la protesta dei lavoratori dei “treninotte”, ex Wagon Lits . Mentre a Roma prosegue l’occupazione della palazzina Fs di via Prenestina, con i lavoratori saliti sul tetto ormai da una settimana, ieri mattina alla stazione ferroviaria di Porta Nuova di Torino – dove è in corso un presidio permanente – un centinaio di lavoratori dell’ex Wagon Lits ha occupato i binari per un paio d’ore, bloccando tutti i treni in arrivo e in partenza. La sera prima, sempre a Torino, erano saliti anche sui tetti della stazione, scendendo verso le 22 e solo dopo l’intervento della Polfer. Proteste ieri anche alla stazione Termini, durante la cerimonia di inaugurazione del nuovo servizio del Leonardo Express (Termini-Fiumicino) che ha visto la presenza della presidente della regione Lazio Renata Polverini e quella dell’ad delle Fs Mauro Moretti. Fuori, a spegnere l’entusiasmo, il megafono, gli striscioni e i fischietti dei lavoratori prossimi al licenziamento.
da “il manifesto”
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa