Mentre Repubblica e gli altri “democratici acritici” applaudono estasiati il blitz della finanza a Cortna o Portofino, l’insospettabile “dracula” (per i berlusconiani) Vincenzo Visco storce il naso e mette i puntini dove vanno messi…
Il blitz degli ispettori del fisco a Cortina «sono cose che si fanno ogni tanto ma non particolarmente incisive, salvo l’effetto di annuncio o di propaganda». Ad affermarlo è l’ex ministro, Vincenzo Visco, intervistato dalla Stampa. «Il guaio di questa operazione a Cortina è che resta sospeso per aria perchè è in contraddizione con una linea che sembra andare da un’altra parte», invece «bisogna creare le condizioni per avere una tracciabilità effettiva – aggiunge Visco – non come quella prevista nella manovra Monti». Un altro elemento per contrastare l’evasione fiscale è quello di «ripristinare il fondamentale elenco clienti e fornitori, abolito da Tremonti e non reintrodotto da Monti», sottolinea l’ex ministro. Infine, è necessaria la «trasmissione telematica dei corrispettivi dei negozi al fisco». Quanto al presunto potenziamento degli strumenti dell’Agenzia delle Entrate, Visco afferma che Serpico, il sistema che controllerà in profondità i movimenti fiscali, «l’ho fatto io dodici anni fa e mi piacerebbe sapere come è stato usato di recente». «Il governo Monti ha reso possibile l’uso dei dati dalle banche, una cosa importante – aggiunge – Ma prima di riuscire ad adoperarli ci vorrà tempo».
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa