E’ veramente sconcertante la decisione della Magistratura napoletana circa la situazione processuale dei due attivisti del Precari BROS incarcerati dopo la protesta dei giorni scorsi quando è stato bloccato per alcune ore l’ingresso delle navi nel Porto Di Napoli.
Per un reato – assolutamente distante da qualsiasi comportamento criminale – quale “l’interruzione di pubblico servizio” contestato a due compagni la Magistratura – mentre ha dovuto scarcerare i due precari – ha operato una vigliacca vendetta assegnando loro il divieto di soggiorno a Napoli.
Come si comprenderà siamo in presenza di un atto tipicamente fascista il quale si accanisce contro due senza reddito condannandoli alla mera sopravvivenza in condizioni difficili, disagiate e lontani dalle proprie famiglie e dai loro luoghi di residenza.
Tutto ciò è estremamente grave e dà la misura della vera e propria emergenza democratica che si registra nell’area metropolitana napoletana la quale è da tempo investita da un crescendo di provvedimenti repressivi che colpiscono attivisti politici, sindacali e sociali impegnati lungo tutto l’arco delle contraddizioni e del conflitto.
Ancora una volta i Precari BROS sono l’agnello sacrificale contro cui si accaniscono le politiche economiche e sociali del governo e delle amministrazioni locali con in primis l’azione antisociale della Regione Campania e del suo Assessore al Lavoro, Saverino Nappi .
Ora – come se non bastasse – la repressione si incrudisce ancora di più attraverso l’utilizzo di provvedimenti che puntano all’annullamento psico/fisico degli attivisti più esposti sul terreno delle mobilitazioni e delle lotte.
Tutto ciò è intollerabile! Non solo per la Vertenza dei Precari BROS ma per quanti praticano il conflitto e le altre forme di protagonismo popolare e sociale.
Facciamo, quindi, Appello a tutti i movimenti di lotta, alle organizzazioni sociali e sindacali, alle associazioni culturali ed a quanti hanno a cuore la libertà e la democrazia a prendere posizione circa questa vergognosa sentenza della Magistratura napoletana.
Continuare a non indignarsi, a nascondere la testa sotto la sabbia servirà unicamente a preparare la situazione politica ad una nuova offensiva autoritaria e repressiva del padronato, del governo e dell’insieme dei poteri forti.
Coordinamento di Lotta per il Lavoro – Napoli
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