I lavoratori cassintegrati della Fiat di Pomigliano d’Arco (Napoli) hanno bloccato oggi per alcune ore un incrocio adiacente la villa comunale di Pomigliano, bloccando il traffico diretto al casello autostradale della A16 ed agli svincoli che portano all’asse mediano ed alla strada statale 162.
In piazza Primavera era stata convocata una manifestazione dalla Fiom. In piazza sono arrivati anche i lavoratori iscritti allo Slai Cobas, muniti di bandiere, che hanno invitato i lavoratori a chiedere assemblee in fabbrica, e ad unirsi tutti per coinvolgere anche chi è già stato assunto. Un’assemblea sindacale di fabbrica aperta ai lavoratori della newco, ai cassaintegrati Fiat ed ai lavoratori dell’indotto, è stata chiesta da Antonio Tammaro, coordinatore provinciale dello Slai Cobas, e Luigi Aprea, rsu del sindacato di base nello stabilimento di Pomigliano. In una lettera inviata alle sedi provinciali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl, i due sottolineano che «il protrarsi della ritrosia delle vostre organizzazioni all’indizione di assemblee generali di fabbrica aperte a tutti i lavoratori, sta dando a tutti un pessimo segnale, quello di sindacati che abdicano al proprio ruolo lasciando nella tempesta i lavoratori». Tammaro ed Aprea, inoltre, ricordano ai sindacati destinatari della missiva, che la scelta da loro operata in questi anni «è stata di sacrificare il diritto dei lavoratori alla democrazia sindacale, impedendo le libere elezioni delle rsu, a vantaggio degli investimenti fantasma promessi da Marchionne». «È dal 2009 – aggiungono – che gli altri sindacati presenti in fabbrica con componenti rsu, ponendo in minoranza lo Slai Cobas in commissione elettorale, si rifiutano di rinnovare le rsu dello stabilimento di Pomigliano decadute ormai da tre anni e mezzo»
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