Un gommone carico di migranti che stava tentando l’ennesimo viaggio della speranza verso le coste siciliane è naufragato a largo della Libia a circa 35 miglia dalla costa. Militari della Guardia Costiera e di una nave della Marina militare italiana hanno salvato 70 naufraghi, che sono ora a bordo delle unità
italiane. Sono stati recuperati tre cadaveri, ma ci sono altri dispersi e le motovedette li stanno ancora cercando.
Ieri mattina giunta una segnalazione alla capitaneria di porto di Palermo che avvertiva del gommone in difficoltà
. Un aereo di Malta ha localizzato alle 16.30 il gommone raggiunto in serata dai natanti italiani. I militari sono trovati davanti a scene di disperazione: persone sfinite da ore trascorse in acqua e dal terrore di morire in alto mare che gridavano aiuto nella propria lingua.
I migranti salvati sono stati rifocillati, sono stati dati loro vestiti asciutti e sono stati avvolti nelle coperte termiche. Alcuni sono sotto controllo medico anche per principi di assideramento. Sono stati salvate 70 persone, 62 uomini e 8 donne (di cui una incinta).
Sul luogo del naufragio intanto due motovedette della guardia costiera continuano a cercare eventuali superstiti o cadaveri. L’ultimo naufragio di extracomunitari che volevano raggiungere l’Italia dalle coste nordafricane, accertato e con vittime, era avvenuto lo scorso settembre a largo dell’isolotto di Lampione vicino Lampedusa. Secondo il racconto dei 56 superstiti erano state decine le vittime, ma i cadaveri recuperati sono stati sei.
Quest’anno sono arrivati in Italia circa ottomila migranti, mentre lo scorso anno, nello stesso periodo, gli arrivi erano stati quasi 60mila anche a causa della fuga di dai paesi nordafricani in cui erano divampate le guerre civili.
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