Il 10 Novembre 2012, si è svolto a Roma il Convegno, “Rifiuti: si cambia” promosso dal Forum Rifiuti Zero Lazio, con il contributo tecnico di Roberto Cavallo, Attilio Tornavacca, Enzo Favoino, Raphael Rossi.
Questi i punti salienti che il Forum Rifiuti Zero Lazio ha portato e discusso in questo Convegno:
– L’urgenza di un deciso cambio di rotta in tema di gestione dei rifiuti, stante l’evidente incapacità delle amministrazioni a risolvere un problema ogni giorno più drammatico e l’inizio di un nuovo percorso sostenibile a livello ambientale ed economico;
– la necessità di urgenti finanziamenti per la realizzazione di impianti di riciclo e recupero della frazione organica senza combustioni su tutta Roma ed in tutte le Province del Lazio;
– l’avvio di politiche di gestione basate sulla minore produzione dei rifiuti pro capite tese al massimo recupero e riuso di materiale post consumo attraverso la Raccolta Differenziata Porta a Porta.
La piattaforma programmatica che ha dato il via al Convegno, è stata pienamente avvalorata dal contributo degli esperti e dei tecnici presenti che da anni si occupano di gestione sostenibile del ciclo dei rifiuti. Il loro contributo ha aiutato a dimostrare che l’unico ostacolo all’avvio di una gestione alternativa del ciclo dei rifiuti, sia rappresentato dalla totale mancanza di volontà da parte delle amministrazioni di intraprendere un percorso che è assolutamente realizzabile, economicamente vantaggioso ed in regola con le leggi che ci vengono imposte dalla comunità europea, la cui continua infrazione ci porta a costi ben più pesanti sia dal punto di vista economico che di salute di quelli che si continua ostinatamente ad attribuire alla raccolta differenziata porta a porta in tutta la regione.
All’alternativa di un percorso virtuoso, si continua a preferire un percorso totalmente antieconomico a favore di un potere lobbistico e spesso malavitoso che gravita attorno alla “questione rifiuti”, attraverso generiche promesse strumentali, false barriere economiche che relegano i cittadini al ruolo di sudditi.
La pressione esercitata sui decisori istituzionali presenti (rappresentanti istituzionali dell’Ama), ha dimostrato ancora una volta che i cittadini possono pretendere il diritto alla salute, il rispetto del bene pubblico, della giustizia sociale e ambientale e che l’accettazione passiva di scelte intollerabili agli occhi di qualunque paese civile non è più possibile.
Dal Convegno è emersa, anzi “certificata” da cifre ed esperienze dirette illustrate dai relatori, la fattibilità, la convenienza economica della società tutta, invece che di interessi di singoli monopolisti o gruppi, il rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini, di quel modello alternativo all’attuale “Ciclo integrato dei rifiuti” che è ormai giunto al fallimento previsto.
Riteniamo non più difendibile, da parte dei decisori politici, la tesi della possibilità di continuare con un modello fallimentare sostenuto per troppi anni, ed indecorose le proposte portate ancora oggi dagli amministratori, che di fronte ad una situazione emergenziale appositamente creata in decenni di mala gestione, continuano a riproporre scelte “sperimentali” e fallimentari ben lontane da soluzioni adeguate ad una situazione drammatica che non lascia più spazio a perdite di tempo e denaro pubblico. Un milione di cittadini in due anni raggiunti dalla RD “stradale” a Roma. E gli altri due milioni e mezzo, cosa faranno?.
La varietà di voci autorevoli ed i momenti diversi (presentazione seminariale, tavola rotonda e assemblea cittadina) hanno favorito un alto livello di attenzione e di interazione con il folto pubblico presente, dando luogo ad un coinvolgimento che ha rappresentato per molti un’opportunità di crescita di competenze e consapevolezza dando ancora più impulso alla volontà dei tanti comitati che hanno partecipato, di intraprendere un percorso coeso e unitario di lotta.
— Forum Rifiuti Zero Lazio
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