Preoccupa ed allarma quanto diffuso dall’agenzia di stampa Dedalo News in merito all’accordo di code sharing firmato lo scorso anno da CAI con la Carpatair, secondo cui sarebbe previsto un incremento operativo degli aeromobili forniti da Carpatair impiegati su voli di corto e medio raggio: dai due ATR 72-200, attualmente utilizzati, si potrebbe salire a 15 nel prossimo periodo.
A questo si aggiunge l’ultima emergenza che ieri pomeriggio, all’Aeroporto Galilei Pisa, ha visto coinvolto proprio un ATR 72 Carpatair, modello già protagonista di un’altra scampata emergenza che lo scorso dicembre aveva coinvolto un velivolo della compagnia rumena.
Se le notizie di Dedalo News fossero confermate, le preoccupazioni dell’USB Lavoro Privato, che nel maggio scorso contestava l’appalto di centinaia di voli nazionali e internazionali alla Carpatair, sarebbero drammaticamente dimostrate. Gravissima sarebbe inoltre la responsabilità del governo per l’ennesimo insulto alle migliaia di piloti, di assistenti di volo e di lavoratori di terra del gruppo Alitalia LAI A.S., che si trovano tuttora in mobilità.
Nei mesi scorsi Alitalia ha dichiarato esuberi che hanno portato all’estensione della procedura di CIGS, già avviata nel 2011 per Alitalia CAI con il recente accordo del 28 dicembre 2012. Questa situazione è inconciliabile con la cessione di attività all’estero. L’azienda d’altra parte continua a produrre nuovo precariato e sono programmati altri corsi base a pagamento per il 2013.
L’USB Lavoro Privato ricorda infine che Alitalia CAI non ha ritenuto di mantenere l’intera flotta di ATR per operare i propri voli all’indomani del commissariamento di Alitalia Express del gruppo Alitalia Lai e che gli ultimi aeromobili ATR sono stati ceduti tra il 2009 ed il 2010.
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