Si è appena concluso, presso il ministero del Lavoro, l’incontro tra sindacati, RSU e azienda San Raffaele concordato a seguito dell’ipotesi di accordo del 22 gennaio scorso, non sottoscritto dall’USB e respinto al referendum con il 55% dei voti dei lavoratori e della lavoratrici.
“Prendiamo atto della totale preclusione alla modifica dell’accordo da parte dell’amministrazione – dichiara Pierluigi Previtali, dell’USB San Raffaele – che dimostra così, per l’ennesima volta, quale sia la sua considerazione della volontà chiaramente espressa dai lavoratori, unica vera eccellenza ormai rimasta tra le mura del San Raffaele”.
“L’atteggiamento arrogante dimostrato dall’amministrazione al tavolo ministeriale – sottolinea Previtali – si riflette anche nella decurtazione del salario già avvenuta con la busta paga di gennaio, un atto dai caratteri chiaramente ritorsivi”.
“Continueremo a lottare contro i licenziamenti – prosegue il delegato USB – coinvolgendo tutti i livelli istituzionali. Ci aspettiamo che la politica, dai partiti in lizza per le elezioni politiche ai candidati presidenti di regione in Lombardia, abbia un sussulto di dignità e dimostri il suo interesse alla sorte dei lavoratori e delle lavoratrici del San Raffaele e dell’ospedale stesso. Noi comunque continueremo ad essere accanto ai protagonisti di questa importante vertenza, e continueremo ad indicare le responsabilità che non sono certo di chi nel San Raffaele lavora con dedizione e professionalità”, conclude Previtali.
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