A Bologna durante lo sciopero dei facchini davanti alla Coop la polizia ha caricato con violenza i manifestanti senza motivo apparente. Un giornalista del Fatto Quotidiano che stava riprendendo la scena è stato picchiato dagli agenti: “Che cazzo riprendi?”
BOLOGNA – “Spostati tu, vai via, fuori dai coglioni”. “Sono un giornalista”. “Non me ne frega un cazzo, dammi la macchinetta, dammi i documenti. Pezzo di merda cosa riprendi? Deficiente”. E giù botte.
Un giornalista del Fatto Quotidiano è stato brutalmente aggredito dagli agenti di polizia durante uno sciopero dei facchini davanti alla Coop. La squadra mobile, dopo avere caricato e preso a manganellate senza motivo i lavoratori che stavano manifestando, ha colpito un cronista che stava documentando l’accaduto. Il tutto è successo dopo che gli agenti avevano fermato uno dei manifestanti minacciandolo: “Io ti rompo le palle a te”. Attorno all’ora di pranzo i primi incidenti davanti ai cancelli dell’edificio dove operano Unilog e Cta. I manifestanti inizialmente sono arretrati di fronte all’avanzata di carabinieri e polizia ma poi sono giunti in contatto: manganellate, fughe e lanci di pietre. Scene che si sono susseguite per almeno mezz’ora in mezzo agli automobilisti imbottigliati. Secondo testimoni oculari, durante un tentativo di fuga, uno dei facchini si è aggrappato alla fiancata di una vettura in movimento salvo cadere sbattendo la testa. Immediati i soccorsi del 118 arrivati con l’elicottero. L’uomo, rimasto per tutto il tempo immobile e senza conoscenza, è stato portato via in ambulanza. Il bilancio degli scontri è di diversi contusi tra i facchini aderenti ai Si Cobas di Anzola e di un ferito in modo serio.
da http://www.abusodipolizia.it
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