Questo grave episodio segnala una recrudescenza della microcriminalità che, pressata anch’essa dalla crisi economica, dall’abbandono di coperture politiche, dalla repressione dei corpi militari dello Stato, scarica contraddizioni e aggressività ulteriore sui territori e su chi ci vive.Territori come Terra di Lavoro già sconvolti da disastri ambientali, dove precarietà, sfruttamento ,disoccupazione e nuova emigrazione hanno raggiunto livelli storici. Territori dove non esistono luoghi e spazi di ritrovo e aggregazione sociale.
In questo vuoto l’azione dei compagni del C.S.O.A. Spartaco è stata momento antagonista, di battaglia culturale e unità solidale per anni.
Centinaia le loro iniziative internazionaliste, studentesche, sportelli controinformativi, di organizzazione di lotte, difesa di occupanti di case.
Denunciamo quindi quanto l’azione di aggressione e provocazione subita dai compagni rientri nella logica conseguenza di azioni violente individuali tese al controllo del territorio e nell’attacco a figure non compatibili con le loro pratiche camorristiche. Spaccio , usura, racket, prostituzione e altro sono l’espressione di una parte del Capitale e della sua valorizzazione. Le azioni extra-legali, purtroppo, penetrando anche nei settori del proletariato diffuso, ai margini delle aree metropolitane, portano a queste conseguenze.
A ciò deve corrispondere necessariamente azione di vigilanza di classe, di ulteriore organizzazione sociale per respingere provocazioni e rilancio di attività politica e controinformazione.
Sosteniamo l’agibilità e l’attività del Centro Sociale Spartaco e la manifestazione indetta per sabato 13 alle ore 9,30 Piazza San Pietro, Santa Maria Capua Vetere.
I compagni della Rete dei Comunisti di Terra di Lavoro- Caserta
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