Si sono prima scontrati a parole sui social-network, poi sono passati alla rissa a suon di pugni tra bande ai giardini Margherita. Scene di violenza “di classe” senza tante analisi politiche quelle nei giardini di una città che mai si sarebbe aspettata un’esplosione di violenza tra ragazzi dai 14 ai 18 anni.
Due bande di adolescenti si sono affrontate ieri poco prima delle 19 ai Giardini Margherita. Almeno un centinaio i ragazzi coinvolti secondo le testimonianze più prudenti, oltre 200 secondo altri racconti. Lo scontro sarebbe stato organizzato dal gruppo”bolobene”, liceali figli di borghesi con la “pilla” (soldi) in tasca e il macchinino sotto il dorato sederino lucidato da papà, e i “bolofeccia” “proletari” che invece hanno pochi spiccioli da spendere, famiglie umili quando non disagiate alle spalle, frequentano gli istituti tecnici e professionali e tra loro ci sono molti stranieri di seconda generazione.
I carabinieri hanno avuto il loro bel da fare fino a tarda sera per ricercare i feriti nei vari pronto soccorso cittadini. I loro timori sono che sia solo il primo significativo episodio e che possa avere un seguito. L’atmosfera autunnale rende pesante la convivenza sociale anche generazionale nella grassa e flaccida città che è ormai diventata la “prospera” Bologna.
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