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Torino. Picchetti antisfratto. Fermati e rilasciati alcuni attivisti

Con la ripresa dell’autunno la Questura ha rimesso in campo la strategia del concentrare diversi sfratti nel terzo martedì del mese (già sperimentata durante tutto lo scorso anno) con l’intento di disperdere e indebolire la resistenza e i picchetti.

Obiettivo mancato, ancora una volta: anche quest’oggi decine di persone hanno presidiato dalle prime ore del mattino gli ingressi di diverse abitazioni che erano sotto minaccia di sfratto in diverse parti della città.

Se in corso Agnelli la resistenza ha fatto ottenere un rinvio di un mese, in via Goito, nel quartiere popolare di San Salvario, lo sfratto di una famiglia è stato eseguito solo grazie all’ennesimo uso della forza: il quartiere era stato completamente militarizzato per permettere lo sfratto di 3 persone dalla propria abitazione ma lo schieramento di celerini non ha fatto desistere quanti erano presenti per resistere e difendere il diritto alla casa. Intorno alle 10 è partita una prima carica, seguita poco dopo da una seconda più grossa con la quale la polizia ha rincorso il presidio fin dentro la piazza del mercato di San Salvario. Diverse persone sono state fermate durante le cariche e sono attualmente in stato di fermo per essere identificate. Dopo le cariche il presidio si è ricompattato all’interno della piazza che ospita il mercato. tutte le persone fermate sono state rilasciate senza denuncia ad eccezione di una ragazza che la Questura vuole denunciare per resistenza a pubblico ufficiale con l’accusa di aver colpito un celerino.

da Infoaut.org

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