Roma. Molte scie chimiche nel cielo

Questa mattina, tra le sette e le otto, alzando gli occhi erano ben visibili otto scie bianche nel cielo della Capitale, soprattutto nel quadrante est. Un fenomeno non nuovo ma che sicuramente colpisce per il numero e la densità delle scie. Come è noto sulla presenza e l’uso delle scie chimiche nei cieli da tempo c’è una vasta letteratura di denuncia e – specularmene – di contrasto a queste denunce. “Che ci siano scie che contengono determinate sostanze che hanno determinati scopi è vero” conferma il generale Fabio Mini. Le sostanze diffuse nell’aria sono il sodio, il bario,  l’alluminio. Lo scopo è quello della deviazione delle onde elettromagnetiche, ossia ingannare i radar. Ad aprile a Bruxelles si è tenuta una conferenza al Parlamento Europeo per discutere anche delle scie chimiche sui cieli. Secondo alcune delle informazioni emerse, per oltre un decennio l’Europa è stata sottoposta ad un massiccio e clandestino irroramento di aerosol, le cui caratteristiche e scopi sono ancora da scoprire, ma che si ritiene fondatamente siano in relazione a esperimenti connessi con il riscaldamento climatico in corso, e/o a esperimenti di carattere militare connessi con le ricerche statunitensi del progetto HAARP (High  Frequencies Active Auroral Research Program).

A chi  continua a porre legittime domande sulle scie chimiche che compaiono nei cieli, viene spesso risposto che sono normali scie di condensazione le quali, in base alle condizioni atmosferiche e al traffico aereo, possono assumere aspetti eterogenei ed inconsueti. Il dibattito su questo più che affrontato viene spesso liquidato come un esempio di complottismo (sia nel senso di chi lo denuncia che di chi lo realizza). Non aiuta il fatto che l’ultima interrogazione parlamentare in Italia sul fenomeno risulta essere stata presentata dal deputato Scilipoti (sic!) il 2 febbraio del 2011.

19 Settembre 2013 - © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO