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Usb. Alitalia? Serve un piano di rilancio

Usb prende atto dell’esito del CdA che ieri ha varato l’aumento di capitale sostenuto da Poste Italiane e dai soci.

E’ stata evitata l’imminente nuova catastrofe e il commissariamento dell’azienda. Sin dallo start up di Cai USB ha denunciato che chi avrebbe dovuto indirizzare la compagnia ha sbagliato tutto sul piano industriale: Cessione di attività, concorrenza all’alta velocità sulla tratta Roma-Milano, concorrenza alle low cost sul territorio nazionale, rinuncia allo sviluppo del lungo raggio.

Ci aspettiamo che il governo sia garante del futuro dell’azienda individuata come asset strategico dello Stato non solo per il controllo del finanziamento appena emesso ma anche per l’espansione della compagnia.

Le assemblee dei lavoratori che ieri si sono svolte, indicano una strada obbligata. E’ indispensabile una politica economica per il rilancio di Alitalia che passi per l‘acquisto di aeromobili per il lungo raggio con l’introduzione di regole vincolanti nell’intero sistema. E’ fondamentale anche l’individuazione della funzione industriale delle altre aziende del gruppo riconoscendo il carattere cruciale dell’intero sistema del Trasporto Aereo.

Obbligatoria la presa d’atto da parte dei patrioti che hanno portato al baratro Alitalia dopo cinque anni di gestione con un segnale di discontinuità netto.

Usb rimane in attesa degli esiti dell’assemblea degli azionisti e del riassetto complessivo che dovrà essere presentato e sospende il giudizio sul piano industriale in attesa di conoscerne l’ articolazione.

USB Lavoro Privato Trasporto Aereo

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