Il feretro di Erich Priebke, secondo quanto si apprende, è stato portato via dall’aeroporto militare di Pratica di Mare. Nessuno vuole la salma, insomma. E anche chi dovesse farsene carico, tutto vuole tranne che si sappia dove e come sia finita.
Se ne lava completamente le mani, almeno in apparenza, la Germania, paese natale del boia delle Fosse Ardeatine. “La cura dei morti tocca allo Stato dove una persona è morta”, “non c’è una responsabilità o un ruolo del governo federale tedesco in questa vicenda, contatti informali sì ma non dipende da noi trovare una soluzione”. Lo ha dichiarato a Berlino il portavoce del ministero degli Esteri Martin Schaefer sul caso Priebke.
“Non ci sono richieste ufficiali da parte italiana al governo federale, ma ci sono sì contatti informali”. Lo ha dichiarato a Berlino il portavoce del ministero degli Esteri Martin Schaefer sulla gestione della salma di Erich Priebke. “Ma non dipende da noi trovare una soluzione”, ha aggiunto il portavoce.
Ogni tedesco ha diritto di essere seppellito in Germania “ma la gestione delle salme dei tedeschi all’estero riguarda i parenti”. Lo dice il portavoce del ministero degli Esteri Schaefer sul caso Priebke rimandando la decisione ai figli dell’ex capitano Ss. “Non ci sono regole che vietino a cittadini tedeschi di essere seppelliti qui”,aggiunge.
Il ministro degli Interni del Brandeburgo – dove rientra il comune natale di Erich Priebke, Hennigsdorf – Ralf Holzschuher ha detto che, se proprio fosse inevitabile, per l’ex capitano Ss si potrebbe al massimo ipotizzare una tomba senza nome. Altrimenti, ha spiegato alla Potsdamer Neuesten Nachrichten, la tomba diventerebbe un “punto di attrazione per neonazi”. Stando al comune, ha diritto a una sepoltura nel locale cimitero solo chi vive lì o possiede una tomba di famiglia. Condizioni che Priebke non soddisfa.
Un commento fetido non poteva mancare da parte di Emma Bonino, radicale di ferro, quindi anti-antifascista per definizione. “Penso che la memoria non vada cancellata”, ma allo stesso tempo “isterie di vario tipo non aiutano”. Insomma: se pensate che un cane feroce, lasciato comunque tranquillamente vivere fin oltre i 100 anni di età, sia un ospite sgradito anche da morto, siete “isterici”. Ricordatevene sempre, quando vi verranno a chiedere un voto per costei o i suoi colleghi di clan.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa