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Proteste per la casa. Indagini in corso contro i manifestanti

La Digos e i Carabinieri stanno ultimando l’informativa da inviare alla Procura della Repubblica sugli scontri di giovedì scorso in via del Tritone, a ridosso del ministero per gli Affari Regionali., dove si teneva la conferenza sull’emergenza abitativa.  La polizia sta analizzando soprattutto fotografie e video del corpo-a-corpo su via del Tritone.
Fra i denunciati ci sarebbero anche gli organizzatori della manifestazione che, secondo gli accordi con la Questura, si sarebbe dovuto limitare a un sit-in davanti a Montecitorio e a un breve corteo in centro, ma senza raggiungere via della Stamperia dove era in corso la conferenza Stato-Regioni sulla questione abitativa . In via del Tritone il corteo dei senza casa e degli attivisti ha tentato di forzare il blocco dei blindati della polizia, danneggiandone un paio e scontrandosi con gli agenti posti a presidio del palazzo.

Gli investigatori della Digos e della Scientifica hanno acquisito le immagini delle telecamere puntate sulla strada. L’informativa sarà inviata al procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, responsabile del pool antiterrorismo. La tesi della Digos e dei Carabinieri è che le prime linee dei manifestanti nelle ultime iniziative di protesta sulla casa  sarebbero composte sempre dalle stesse persone, un centinaio circa, che agirebbero secondo una procedura collaudata: c’è chi dà gli ordini e chi li esegue, chi forma blocchi stradali, chi provoca le forze dell’ordine e chi poi materialmente agisce, assaltando i blindati.

Si apprende intanto che alcuni degli otto fermati e denunciati per manifestazione non autorizzata giovedì scorso, potrebbero ora essere indagati anche per danneggiamento di beni dello Stato, resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale e lancio di oggetti atti a offendere.

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