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I Movimenti per l’acqua interrogano la Regione Lazio

Questo pomeriggio (martedì 12/11, ndr) presso la Regione Lazio si è svolto il seminario “Verso la nuova legge regionale sul servizio idrico integrato” e promosso dalla Commissione Ambiente, a cui hanno preso parte comitati, esperti e rappresentanti dei comuni del Lazio e della Regione.
Obiettivo dell’incontro quello di riavviare il dibattito pubblico in merito alla gestione dell’acqua a partire dal rilancio del percorso legislativo della proposta di legge popolare per la gestione pubblica e partecipata del servizio idrico nel Lazio (n°31), presentata grazie all’approvazione a maggioranza qualificata di 39 consigli comunali, e con il sostegno di circa 40.000 firme di elettori della Regione. La proposta di legge, in base al regolamento regionale, dovrà essere discusso dal Consiglio Regionale entro un anno dalla sua presentazione, e il testo scaturito dalla discussione non potrà discostarsi dai principi della legge proposta.
Dati i tempi stretti i comitati per l’acqua pubblica intervenuti hanno sottolineato come, dopo l’insediamento della nuova amministrazione regionale, che aveva visto l’avvio di una serie di incontri, quello di oggi sia stato il primo momento di confronto dopo diversi mesi. L’auspicio espresso e’ quindi che i cinque mesi che mancano alla scadenza di marzo sia utilizzato per un confronto serrato tra istituzione regionale e promotori che porti fino all’approvazione del testo.
Tre sono state quindi le richieste fatte da Comitati e rappresentanti dei Comuni agli amministratori regionali:
– avviare da subito i lavori del tavolo tecnico sulla proposta di legge; già in parte delineatosi, allargandone la partecipazione.
– approvare il testo della legge senza modifiche che vadano a intaccare i principi;
– nelle more della conclusione del percorso legislativo approvare una moratoria sulle nuove acquisizioni, da parte dei gestori, degli impianti di quei comuni che gestiscono il servizio in autonomia
L’assessore all’ambiente Refrigeri da subito ha tenuto a sgomberare il campo da dubbi sull’esistenza di un testo di legge dell’amministrazione regionale, assicurando che il lavoro del tavolo tecnico prenderanno avvio a breve sulla base del testo di legge 31, per giungere entro marzo alla conclusione dell’iter legislativo. Medesimo impegno e’ stato espresso dal Presidente della Commissione Ambiente, On. E. Panunzi.
E’ importante che giunga quanto prima un riscontro positivo anche rispetto alla richiesta di moratoria in modo da far si che l’approvazione della legge non arrivi quando parte delle gestioni pubbliche comunali della Regione saranno stati costretti ad entrare in una gestione privatistica, cedendo i propri impianti al gestore dell’ATO.
Dalla discussione e’ emerso con forza che e’ possibile giungere a breve a dare attuazione alla volonta’ popolare espressa con i referendum attraverso l’approvazione della legge riportando nella nostra Regione l’acqua nell’ambito che gli compete, ovvero quello dei beni comuni, andando verso una gestione dell’acqua che contribuisca anche alla tutela dell’ambiente e del territorio del quale costituisce una componente fondamentale.
Ora sta all’amministrazione regionale e ai consiglieri dimostrare una chiara volontà politica in tale senso.
Roma, 12 Novembre 2013.
Coordinamento Regionale Acqua Pubblica Lazio

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