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Sabato sciopero e manifestazione contro l’inceneritore a Campi Bisenzio (FI)

Per il prossimo Sabato 7 Dicembre, è stata convocata una ampia mobilitazione sociale ed un corteo a Campi Bisenzio. La partenza è prevista ore 14.30 dal piazzale della Motorizzazione Civile in località Osmannoro.
Alle ore 15.30 il corteo passerà da via B.Buozzi angolo Via Palagetta secondo punto di ritrovo della manifestazione che si concluderà in piazza della Resistenza sotto il comune di Campi Bisenzio
Per l’intera giornata il sindacalismo di base (Cobas, CUB, USB, USI) ha indetto uno sciopero provinciale di tutte le categorie non soggette alla 146/90 e al quale possono aderire anche i lavoratori non iscritti al sindacato di base. Alla mobilitazione hanno aderito realtà come il neonato Coordinamento Toscano per la difesa della salute, il Cpa di Firenze Sud e tantissime altre.
Abbiamo indetto per il prossimo 7 dicembre una manifestazione per le alternative, esistenti e praticabili, all’inceneritore di Case Passerini e all’ampliamento dell’aeroporto di Peretola.
Sarà una manifestazione popolare e indipendente senza simboli né bandiere di partito dove saranno protagonisti abitanti e cittadini, movimenti e associazioni.
Stanno per accadere eventi molto importanti per il futuro di tutti noi che viviamo in questo territorio e in questa Regione.
La Regione Toscana intende ampliare l’aeroporto di Peretola. Questo progetto mette a rischio la salute dei cittadini dell’area metropolitana e stravolge le storia delle comunità della piana. Non è accettabile un aeroporto tra un monte e un’autostrada, in mezzo a un milione di abitanti. Si metta in sicurezza quello attuale, se ne riducano i voli e si colleghi la città con l’ aeroporto di Pisa. Non si può permettere ancora a lungo il grave disagio dei cittadini di Peretola, Brozzi, Quaracchi e Le Piagge.
La Provincia di Firenze, nel silenzio dei comuni delle Piana, sta lavorando per autorizzare l’inceneritore di Case Passerini nella periferia di Sesto , Campi e Firenze , senza valutarne seriamente i rischi e le alternative.
Noi sappiamo con certezza che esso porterebbe un elevato aumento dell’inquinamento di sostanze altamente tossiche – diossine, cadmio, mercurio, arsenico etc – nell’aria e nei terreni, in un territorio dove le polveri sottili “sono state responsabili di un numero importante di decessi” come anche recenti studi affermano (v.epidemiologia e prevenzione 2013,pag.252-262).
Noi sappiamo con certezza che le alternative all’inceneritore esistono e sono praticabili: la raccolta differenziata porta a porta con la tariffa puntuale (più differenzi meno paghi) la selezione di materiale residuo e la stabilizzazione di quello che resta. Centinaia di comuni in Italia, molti anche nella nostra Regione, recuperano materiale fino al 90%.
Dunque non si giustifica l’incenerimento che, di quel che brucia, produce il 30% di rifiuti tossici da mettere in costose e pericolose discariche.
Noi sappiamo anche, con altrettanta certezza, che con gli inceneritori previsti nel Piano interprovinciale i costi per i cittadini e le imprese aumenteranno in misura importante : fino al 40% sui costi attuali e fino all’ 80% sui costi sostenuti nei comuni virtuosi. Il costo dell’impianto è, oggi, stimato di 135 milioni di euro che, in buona parte, ci verrà addebitato.
Nello stesso tempo andranno letteralmente in fumo le opportunità di lavoro che oggi sarebbe già possibile ottenere con le raccolte porta a porta e il riciclaggio dei materiali recuperati. Non possiamo accettare uno spreco così grande di salute e di denaro pubblico!

L’assemblea per la piana contro le nocività
pianacontronocivita.noblogs.org
piananociva@anche.no

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