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Tumori nel Veneto Orientale. Urgono spiegazioni e dati certi

Il concetto di distribuzione della mortalità per tumori, espresso a pag. 22 della Legge Regionale 29 giugno 2012, n. 23 “ Norme in materia di programmazione socio sanitaria e approvazione del Piano socio-sanitario regionale 2012-2016”  deve  stimolare una imprescindibile riflessione nella Conferenza dei sindaci. E’ indubbio che finora l’immobilismo del governo regionale, l’ha fatta da padrone ed è verosimile  che non sia stata  completamente tutelata la salute dei cittadini, a fronte della situazione ambientale rilevata in alcune zone della regione (Feltre, Arzignano, San Donà); ci sono quindi, responsabilità politiche precise e ben individuabili in chi ha governato e sta governando la Regione Veneto.

 

È da tempo che chiediamo l’istituzione di un registro tumori nel Veneto orientale, ovvero quello strumento  che deve  raccogliere, valutare, organizzare ed archiviare in modo permanente e ordinato i casi di cancro rendendo disponibili le informazioni per studi e ricerche.
L’istituzione del registro tumori funzionale all’attivazione delle indagini epidemiologiche diventa perciò irrinunciabile; abbiamo bisogno di dati certi, scientifici e validati per certificare il legame tra l’insorgere di determinate patologie e la presenza di scorie, materiali cancerogeni, fattori di inquinamento ecc.

I nostri parenti, i nostri conoscenti sono vittime delle stessa guerra, ma tutti vogliamo essere antagonisti dello stesso nemico: il cancro.

La gente non ne può più di morti senza spiegazioni, la gente è succube dell’incapacità e spesso della negligenza politica  non sapendo chi deve fare che cosa! La certezza è una sola e tutti ne siamo testimoni: il Veneto orientale è una delle mete ambite delle neoplasie. E se gli organi istituzionali vogliono minimizzare il fenomeno, facendolo passare come “nella norma”, abbiamo seri dubbi sulla validità degli strumenti di rilevazione dei dati e sulla metodologia applicata per effettuare le ricerche.

I Comunisti continueranno la loro battaglia affinchè le Istituzioni assumano con urgenza i provvedimenti di loro competenza;coinvolgeranno i parlamentari locali affinchè si  attivino presso il ministero dell’ Ambiente per fare in modo che venga considerata  la drammatica situazione della mortalità per tumore nel Veneto orientale. Invitano i Sindaci e il Direttore Generale dell’USL 10 ad assumersi le rispettive e ben definite responsabilità anzichè continuare a fare grossolana propaganda su argomenti che ai cittadini interessano ben poco ( es.ospedale unico); a noi tutti interessa molto di più avere i servizi socio sanitari pubblici funzionanti e di qualità.

* Comunisti italiani Veneto Orientale – ** Rifondazione comunista Portogruaro

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