In pieno inverno senza corrente elettrica e senz’acqua.
Gli abitanti del campo rom di via Cupa Perillo, a Scampia, sono diventati l’ossessione della Procura della Repubblica di Napoli e del presidente della Municipalità, Angelo Pisani.
Era già accaduto che una parte del campo rimanesse senza servizi in primavera: arrivano le denunce e la magistratura manda le forze dell’ordine a staccare tutto.
Martedì è successo di nuovo: 800 persone, di cui 200 bambini (ma ci sono anche ammalati e donne incinte), sono rimasti al freddo, al buio e con i rubinetti a secco.
Un intervento che non risolve nulla, se non costringerli a creare derivazioni sempre più precarie.
Le forze dell’ordine sono tornate a più riprese anche ieri per perquisizioni e controlli, attività che si stanno susseguendo con molta frequenza negli insediamenti del napoletano.
Pisani da mesi tuona contro i fumi che salgono dal campo, ammorbando l’aria: «Lì è tutto abusivo, è vero, ma proprio per questo l’immondizia non viene raccolta.
La comunità rom si tassa per pagare il prelievo dei rifiuti in proprio – spiega Emma Ferulano, dell’associazione “Chi rom… e chi no” – Senza elettricità sono costretti a cucinare e scaldarsi con i bracieri. E’ persino complicato per i bambini studiare. Sono decenni che attendono una soluzione che superi la struttura campo».
Domenica prossima è indetta una Manifestazione con un Corteo/Musicale che sbugiarderà il clima di odio e di discriminazione razziale fomentato dalla Procura e dal Presidente della Municipalità di Scampia.
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