“L’Italia insieme all’Unione Europea sono palesemente responsabili di questa ennesima strage di migranti”, è il duro commento di Aboubakar Soumahoro, dell’Esecutivo Nazionale USB. “Non si può dire ‘mai più morti’ nel Mediterraneo ingannando i cittadini rispetto alle cause dell’attuale fenomeno migratorio, che trae principalmente le sue origini dalle guerre e dalle scelte economiche imposte dal Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale ai paesi di provenienza dei migranti”.
“I cambiamenti annunciati dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi e dal Presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker – attacca il sindacalista USB – appaiono in continuità con scelte politiche fallimentari come il Regolamento Dublino III, l’agenzia Frontex e norme di sfruttamento e razziste come la legge Bossi-Fini, ancora in vigore in Italia. Queste norme e misure hanno trasformato i migranti e la gestione delle problematiche legate all’immigrazione in un sistema affaristico, come testimonia la vicenda Mafia Capitale e non solo”.
“Il vero cambiamento – evidenzia Soumahoro – è quello che stanno chiedendo e portando avanti i richiedenti asilo e gli operatori dei centri di accoglienza, che scenderanno in piazza insieme per la prima volta a Roma, il prossimo 23 febbraio. Un appuntamento che sarà caratterizzato dalle testimonianze di richiedenti asilo, vittime quanto gli operatori dei centri di accoglienza di un sistema fatto affaristico e malato, fatto di sfruttamento, intimidazioni e omertà”, conclude il sindacalista USB.
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