NESSUNO SPAZIO PER I FASCISTI A PISA
Appello alle realtà antifasciste pisane per una mobilitazione cittadina
SABATO 14 MARZO ORE 16 PRESIDIO IN PIAZZA XX SETTEMBRE
Sabato 14 marzo alle ore 18 a Pisa dovrebbero scendere in una piazza, per un “presidio tricolore”, gruppi riconducibili al partito di estrema destra Fratelli d’Italia. Un tentativo da parte di una delle aree che compongono il mosaico del neofascismo italiano di ricavarsi spazi d’agibilità anche a Pisa, città dove non hanno mai trovato un insediamento per le forti tradizioni antifasciste, testimoniate da una storia fatta di tanti episodi storici di resistenza diffusa: dalle vittime degli squadristi degli anni Venti alla Resistenza partigiana, fino al dopoguerra, con l’assassinio di Franco Serantini nel 1972, ucciso durante una manifestazione antifascista.
Oggi in molti paesi europei stanno crescendo movimenti e partiti nazionalisti, populisti, reazionari, in alcuni casi dichiaratamente nazi fascisti. Le caratteristiche di questi movimenti variano, per intensità e crudezza, da paese a paese, ma il comune denominatore è lo stesso: contrapporre una reazione razzista e xenofoba a una soluzione progressista e popolare della crisi economica che sta devastando le economie continentali. Queste espressioni reazionarie destabilizzano soprattutto i paesi dell’Est Europa, in cui tornano venti di guerra in nome di un iper-nazionalismo di matrice neonazista.
Dietro alle retoriche e alle pratiche populiste si nascondono leadership legate a doppio filo con servizi segreti, lobby economiche e grandi potentati politico/mafiosi. In Italia è da sempre nota la connessione tra estrema destra, servizi deviati, strutture come Gladio e Stay Behind. La recente operazione Mafia capitale ha confermato connessioni tra gli uomini neri e le nuove forme di dominio politico/criminale sui territori.
In Italia il fenomeno politico dell’estrema destra è ancora ridotto a partiti ultra-minoritari e gruppi di mazzieri che insanguinano alcune città con aggressioni, omicidi, stupri, atti vandalici. Vale la pena ricordare, tra i tanti, l’omicidio dei due senegalesi il 13 dicembre 2012 a Firenze, per mano di un ideologo legato a CasaPound.
Il tentativo di agglutinare intorno a questi gruppi un movimento di massa reazionario è sino ad ora fallito. Il fenomeno dei “forconi” si è rivelato essere solo mediatico, eclissandosi in breve tempo per totale inconsistenza. Ci troviamo ora di fronte ad un altro tentativo, portato avanti in sinergia tra Lega Nord, Fratelli d’Italia, CasaPound e altri gruppi consimili.
Il presidio fascio-leghista del 28 febbraio a Piazza del Popolo, a Roma, ha lanciato un processo politico sicuramente più pericoloso dei forconi, perché ha alle spalle strutture organizzate sui territori e partiti presenti a livello parlamentare e istituzionale. Fallito in termini di partecipazione ma esaltato da una forte copertura mediatica, la manifestazione romana ha iniziato un percorso per candidare quest’area di estrema destra come rappresentante delle fasce sociali colpite dalla crisi. Il cosiddetto presidio di sabato 14 marzo è parte integrante di quel progetto, finalizzato a costruire un movimento di massa reazionario nel paese.
Così come a Roma il 28 febbraio, dove una grande manifestazione antifascista quel giorno ha portato per le strade della capitale più di 30.000 persone contro i fascio-leghisti, anche a Pisa occorre che gli antifascisti, i democratici e i comunisti scendano in piazza per impedire la gazzarra ipotizzata per il 14 marzo a Pisa.
I nostri obiettivi sono:
1) impedire che questa manifestazione fascista si svolga sui nostri territori. Per questo chiediamo alle autorità cittadine di revocarne il permesso per motivi di ordine pubblico.
2) se il permesso fosse confermato, chiamiamo gli antifascisti pisani a convergere in Piazza XX Settembre alle ore 17 del 14 marzo per una grande manifestazione antifascista
3) rilanciare in città una mobilitazione ed un coordinamento antifascista permanente, in grado di rispondere ad ogni provocazione fascista, presente e futura.
Rete dei Comunisti, Exploit Pisa, Circolo Che Guevara Ponsacco, Cobas Pisa, Circolo agorà Pisa, Unione Sindacale di Base – Fed. Pisa, Circolo comunista Gramsci Berlinguer, Giovani Comunisti PRC, Ross@ Pisa, Il Nodo Coll. Pol. Pisano, Sinistra per, Aula R, PCL, Una città in Comune, PRC, Ass. “La Rossa” Lari.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa