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Roma. Sgombero e demolizione contro lo spazio sociale “Scup”

Giornate da cani per gli spazi sociali a Roma. Ieri, per l’ennesima volta, i sigilli al Corto Circuito a Cinecittà, oggi hanno sgomberato e stanno demolendo lo Scup (Sport e Cultura Popolare) in zona San Giovanni. Sarà una coincidenza ma il segnale che ne emerge è pessimo e inquietante.

All’alba di questa mattina è stata avviato lo sgombero di Scup, uno spazio sociale occupato in via Nola a San Giovanni. L’edificio (la ex Motorizzazione civile) è al centro di un vendi/compra tra varie società che somigliano a scatole cinesi. Lo Scup venne già sgomberato il 25 gennaio del 2013 ma, dopo poche settimane lo spazio era stato nuovamente occupato dagli attivisti. Da questa mattina, fuori lo Scup, circondato dai blindati della polizia si sono concentrati attivisti da tutta la città. Scup ospitava una palestra, una biblioteca, un’osteria, lo studio di una radio web e decine di attività sociali e culturali. “Siamo un punto di riferimento per questo territorio, un presidio di socialità e democrazia. Non ci vogliamo arrendere allo sgombero di uno spazio che era stato davvero restituito alla cittadinanza per farne un bene comune e sottrarlo alle speculazioni”, denuncia uno degli occupanti. Oggi pomeriggio alle 17.30 è stata convocata una assemblea cittadina davanti allo Scup sgomberato

Il comunicato dello Scup sullo sgombero

SGOMBERO E DISTRUZIONE DI SCUP IN CORSO
Questa mattina le forze dell’ordine si sono presentate a Scup, spazio sociale occupato a Roma, non solo per sgombrarlo. Due ruspe della proprietà hanno cominciato ad abbattere muri e vetri per rendere completamente inagibile lo stabile. Gran parte di Scup, in pochi minuti, è diventato un mucchio di macerie. Scup, che proprio in questi giorni si preparava al suo terzo compleanno, è prima di tutto una nota palestra con corsi per bambini, adulti e anziani, un bar e un’osteria, una ludoteca, una web radio, una biblioteca, un’aula studio, una scuola popolare di musica, uno spazio che ospita un mercato mensile, incontri, seminari e molte iniziative aperte al quartiere e alla città. Lo sgombero era all’ordine del giorno del Comitato per l’ordine e la sicurezza della prefettura di Roma già da tempo. A Roma c’è un’inquietante aria di repressione e di legalità a senso unico già da diversi mesi. Per le 17.30 è stata convocata un’assemblea cittadina a Scup.

Laconico il comunicato diffuso dal Comune di Roma sullo sgombero: “Le operazioni di sgombero dell’immobile di via Nola 5 operate dalle Forze dell’Ordine, riguardano i provvedimenti stabiliti dall’autorita’ giudiziaria per la restituzione dell’edificio occupato alla società privata che ne e’ proprietaria. L’unica competenza del Campidoglio, proprio perche’ si tratta di un immobile privato, riguarda le norme urbanistiche. Roma Capitale ha gia’ negato nei mesi scorsi per questo stabile il cambio di destinazione di uso, richiesto dal proprietario, che voleva avvalersi dell’applicazione del piano casa regionale. Il Campidoglio continuerà a vigilare, oggi e in futuro, affinche’ vengano rispettati tutti i vincoli, nello specifico, verde pubblico e servizi pubblici locali, previsti dal Piano Regolatore per la struttura in questione” comunica in una nota l’ufficio stampa di Roma Capitale.

Quali segnali inviano le vicende ieri del Corto Circuito e oggi dello Scup? Perchè in una metropoli dominata e determinata dalla speculazione immobiliare ci si accanisce contro gli spazi sociali che ne tutelano e valorizzano i benefici collettivi invece degli interessi privati? La Giunta Marino continua a mandare i segnali sbagliati, prima si dimette meglio è.

Sulla vicenda dello Scup leggi: Le relazioni pericolose della Lega Coop

 

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