L’annuncio dell’apertura di una sede dell’agenzia Frontex a Catania rappresenta un insulto e una grande vergogna per l’intera città. Il Sindaco della città si macchia di un atto sconsiderato e del tutto incompatibile con il sentire comune della città. Catania è una città aperta all’accoglienza, antirazzista, da sempre ponte tra i popoli. L’agenzia Frontex e l’operazione Triton sono programmi militari dell’Unione Europea volti alla chiusura delle frontiere e al respingimento dei migranti, non hanno nulla a che vedere con l’accoglienza e il salvataggio delle vite di chi per fame, guerra e disperazione è costretto ad attraversare il mediterraneo su barconi insicuri e schiavo di trafficanti di esseri umani.
Appaiono terrificanti i festeggiamenti di una parte del mondo politico di fronte a tale annuncio e si manifesta per l’ennesima volta l’enorme ipocrisia di chi finge di piangere per le morti in mare e per le stragi di migranti e poi si rende complice di politiche, quali quelle di Frontex, che non fanno altro che alimentare razzismo, naufragi, traffici di esseri umani.
La Sicilia è stata nel corso degli anni sempre più militarizzata. Sigonella, il Muos, i droni, i depositi di armi, i radar di Lampedusa l’hanno trasformata in un arsenale di guerra a cielo aperto. Allo stesso modo l’apertura dei CIE e del Cara di Mineo l’hanno resa il più grande lager per migranti d’Europa.
Non possiamo accettare un’ulteriore militarizzazione delle nostre coste e dei nostri mari, non possiamo restare a guardare mentre migliaia di donne, bambini e uomini muoiono nel Mediterraneo e l’Europa si preoccupa soltanto di chiudere le frontiere.
Per salvare le vite umane occorrono corridoi umanitari con il nord Africa, per gestire il fenomeno migratorio e dei rifugiati occorre un cambiamento radicale delle politiche sull’immigrazione e l’istituzione di un diritto d’asilo europeo. Frontex e Triton sono azioni di guerra ai migranti inaccettabili e razziste.
L’utilizzo di uno spazio pubblico, come il Monastero di Santa Chiara, per ospitare una sezione dell’agenzia militare Frontex e il quartiere generale dell’operazione Triton è un insulto all’intera città che vede sempre più ridursi gli spazi sociali destinati a scuole, a servizi sociali, all’aggregazione, all’integrazione. Proprio mentre chiude, sgomberata dal Comune, una scuola che faceva corsi di alfabetizzazione per migranti, lotta alla dispersione scolastica e istruzione per adulti, il Sindaco Bianco si permette di regalare uno degli immobili più importanti della città per il coordinamento di operazioni militari.
Non accetteremo niente di tutto questo. Annunciamo sin da subito la mobilitazione per impedire che Catania accolga la sede di Frontex. Catania è città di pace e di accoglienza. Frontex non ha diritto ad occupare nessun nostro edificio.Nel Mediterraneo mai più naufragi. L’Europa fortezza è causa delle stragi!
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