Menu

Mantova. Fascisti contro migranti. Ma trovano gli antifascisti sulla loro strada

Tensione a Mantova per la manifestazione organizzata dai gruppi neofascisti contro l’arrivo in città di un gruppo di rifugiati e la contromanifestazione organizzata dagli antifascisti.

Le due manifestazioni si sono fronteggiate intorno a Piazza Isidoro. Da una parte i fascisti che respingono l’accoglienza dei profughi ospitati all’ex hotel Maragò, dall’altra gli attivisti di associazioni antagoniste della  sinistra mantovana (centro sociale La Boje,  Mantova Antifascista). In mezzo la polizia in tenuta antisommossa.

La questura aveva autorizzato entrambe le manifestazioni ma con una “regola d’ingaggio” ben precisa: evitare qualsiasi contatto tra i due gruppi ed impedire che qualcuno si avvicinasse al centro che ospita i rifugiati. In piazza – al di là del sedicente comitato apartitico per “Mantova ai virgiliani” – erano ben visibili esponenti di Fronte Skinheads e Forza Nuova, guidati dal coordinatore del Nord Luca Castellini, e più di una voce che inneggiava al leader della Lega Nord, Matteo Salvini. Gruppi che, lo avrebbero spiegato loro stessi nel corso della serata, muovono soprattutto da Brescia e Verona e si spostano di città in città per protestare contro l’accoglienza dei profughi. “Questi neofascisti replicano lo stesso schema in tutte le città in cui vanno – denuncia Enrico Lancerotto di La Boje – provano a convogliare la rabbia della gente contro delle persone che hanno la sola colpa di scappare dalle guerre».

Poco dopo le 21 il momento di maggior tensione. I neofascisti hanno provato a superare il limite imposto dalla questura per procedere lungo via Stazione: in quella direzione avrebbero incontrato prima l’hotel dei profughi e poi, poco oltre, il presidio degli anifascisti. La polizia ha dato vita ada leggera carica (anche agli occhi degli osservatori neutrali è stata tale), ma sufficiente a far arretrare i fascisti.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *