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Roma. La resistenza agli sgomberi si “allena” davanti al Campidoglio

Nell’ambito della campagna “Ci togliete dalle case ci troverete nelle strade”, lanciata dai movimenti sociali contro l’austerity a seguito dello sgombero dello studentato occupato Degage, questa mattina un gruppo di atleti della palestra popolare antifascista Degage si sono allenati sul piazzale del Campidoglio, sotto la sede del consiglio comunale.

Se la risposta delle istituzioni alla richiesta di spazi e servizi accessibili ai giovani precari e disoccupati è inesistente ed anzi si manda la polizia a sgomberare quelle esperienze che dal basso si organizzano per riprendersi quegli spazi e quei servizi che gli spettano, porteremo direttamente sotto le istituzioni le nostre istanze!

Come oggi siamo andati al Campidoglio a portare un pezzo di quello che facevamo nello studentato Degage, così venerdì 4 settembre, in occasione del corteo cittadino, porteremo nel centro della città la nostra rabbia e indignazione per questo infame sgombero.

Pertanto invitiamo tutti e tutte al corteo cittadino di venerdì 4 settembre, con partenza alle 18 da piazzale Tiburtino.

Di seguito il testo dell’appello alla partecipazione e al corteo e in allegato le foto dell’azione di questa mattina.

Più volte ci siamo chiesti,ma non stupiti, come potesse accadere uno sgombero come quello avvenuto pochi giorni fa ai danni dello studentato Degage in un momento come quello che stiamo vivendo in questa città e in questo paese. Ma in questi giorni tutto appare molto chiaro. Il Ministro degli interni Alfano ha annunciato in conferenza stampa di aver dato al Prefetto Gabrielli superpoteri su Roma proprio come sta avvenendo per il prefetto di Milano e per la gestione del grande evento Expo. In pratica, il comune non è stato commissariato,come si pensava,per la corruzione, gli scandali e le incompetenze di amministratori e dirigenti, bensì il Prefetto Gabrielli insieme a Marino sono stati chiamati a gestire la città e soprattutto a fare in modo che l’ennesimo grande evento speculativo,ovvero il Giubileo,possa svolgersi senza intoppi. Il Ministro Alfano ha inoltre incaricato il Prefetto di “risolvere” problemi annosi per la città come l’emergenza abitativa, le occupazioni abusive e l’immigrazione: ovvero zittire chi pretende ciò che gli spetta.
A quanto pare il Prefetto, la sua prima mossa l’ha già fatta! Le dichiarazioni di questa giorni, infatti, sulle priorità di questo governo e su come si intende gestire la crisi che imperversa nelle strade e nei quartieri di Roma,mettono i brividi. Chi abita in questo territorio non ha diritto di parola e, oltre tutto quello che subisce quotidianamente,  deve anche subire la prepotenza dall’alto di chi, non rispettando i minimi strumenti democratici,elegge a potestà il Prefetto e lascia il sindaco Marino come figura simbolo di una democrazia alla deriva.
D’altronde si tratta sempre della stessa storia: denaro da spartire! Il giubileo che inizierà a Dicembre è stato istituito per dare di nuovo avvio alla macchina speculativa di Roma, una città che da sempre si regge su speculazione edilizia e grandi eventi.
Intanto, le proteste degli autisti degli autobus rimangono inascoltate e i trasporti fuori controllo, i principali uffici non funzionano, le maestre perdono il lavoro per il taglio dei fondi, i dipendenti comunali saranno sottoposti al demanzionamento disciplinare, quotidianamente vengono calpestati  i principali diritti umani dei migranti e l’emergenza abitativa dilaga. Dove vorrà nascondere il prefetto Gabrielli i soggetti che non sopportano più tutto questo? Quante bocche dovrà zittire e cosa è disposto a fare per poter ottenere i risultati che Alfano e il Pd gli hanno ordinato di raggiungere?
Ma hanno fatto i conti senza considerare di essere ospiti non graditi. Le nostre priorità non sono le loro; noi vogliamo riprenderci le strade, le occupazioni, gli spazi sociali che ci hanno tolto e la legittimità di dare vita alle nostre priorità.
E’ in gioco non solo quello che ci stanno togliendo giorno dopo giorno e che ci batteremo per riconquistare ma è in gioco la nostra capacità di costruire una comunità differente da quella che ci vogliono proporre. Vogliono arrestare quella capacità di immaginare le nostre vite attraverso le nostre esperienze concrete fatte di autorganizzaione e lotta, con la messa in pratica di percorsi e ragionamenti comuni per liberare i tempi e gli spazi dallo sfruttamento da parte di chi detiene il monopolio della ricchezza e della forza pubblica.
Ma per poter esprimere ancora una volta tutto questo, per poter generare la potenza delle esperienze messe in atto abbiamo bisogno di esprimere in primis il rifiuto totale verso le decisioni prese sul futuro di questa città e di questo paese, abbiamo bisogo di esprimere prima di tutto il nostro oxi, il nostro no, il nostro degage!
Invitiamo tutt* e tutt* a firmare questo appello contro gli sgomberi e per la mobilitazione generale a partire dal corteo di Venerdì 4 Settembre alle 18 da P.zzle Tiburtino (S.Lorenzo) che sfilerà per le vie della città, e invitiamo tutt* e tutt* all’assemblea pubblica di Lunedì 31 h17 al 3 Serrande occupato alla Sapienza.

Ci levate dalle case ci troverete nelle strade

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