Da alcune settimane infatti la già tanto declamata Geomont di Bussoleno sta procedendo nelle opere di consolidamento del cantiere ltf di Chiomonte.
Dopo aver completamente devastato la porzione di territorio recintata con il taglio completo della vegetazione, le ditte e i devastatori presenti in val Clarea si stanno preparando a livellare il terreno su cui andrà allestita la piattaforma di scavo. Questa azione come molte altre che seguiranno nei prossimi mesi fa parte di una molteplice campagna di pressione rivolta ai mandanti e agli esecutori materiali della devastazione della valle di Susa. Non basteranno infatti e non sono bastate le reti e la polizia a fermare il movimento no tav, nessuno potrà mai distruggere la val di Susa in tranquillità.
Il luogo dell’azione dimostra come in pieno giorno, nella porzione di territorio più militarizzata e protetta sia possibile agire. Un sistema di difesa assolutamente incapace di rallentare l’iniziativa del movimento, determinato nel suo unico obiettivo, la difesa della terra in cui vive e vuole vivere nel suo futuro. Proprio nel luogo e nel momento in cui si sentivano più al sicuro sono stati raggiunti, da lì per alcune ore sono fuggiti, impauriti e stupiti al tempo stesso. Partiranno da ora centinaia di attestati di solidarietà ai “lavoratori colpiti” durante il loro “lavoro”.
Queste sterili vetrine, senza alcun dispiacere, non ci interessano, non ci sarà pace per chi pensa di lavorare e invece distrugge. Lo abbiamo chiarito, con assemblee, volantinaggi, interventi audio durante le loro “ore di lavoro”, per noi, per il movimento no tav «C’è Lavoro e Lavoro», ci sono lavori che aiutano a vivere e lavori che uccidono, lavori che migliorano e lavori che devastano, lavori che vanno valorizzati e lavori che vanno bloccati. Quelli che da molti vengono definiti lavoratori per il movimento no tav sono devastatori.
FERMARLI E’ POSSIBILE FERMARLI TOCCA A NOI!
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