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Acerra: 5000 in marcia contro inceneritore e Sblocca Italia

Questa mattina quasi 5000 cittadini e cittadine, tra i quali gli Studenti del coordinamento No Inceneritore di Giugliano, il comitato delle ‘mamme coraggio’, numerosi attivisti di organizzazioni sociali e politiche della sinistra, hanno marciato per le strade e nelle piazze di Acerra contro il decreto SbloccaItalia del governo Renzi e contro la devastazione ambientale, per il diritto alla salute e per la tutela del territorio.

In particolare la protesta ha preso di mira l’inceneritore e lo smaltimento che nell’impianto locale brucia rifiuti delle ecoballe provenienti dai siti di stoccaggio provvisorio sparsi in tutta la Campania. « Non bruciate la nostra vita», hanno scritto i manifestanti sugli striscioni.

La manifestazione, organizzata dai coordinamenti studenteschi, è partita dalla stazione ferroviaria ed ha sfilato per le principali strade di Acerra, per terminare in piazzale Renella, alle spalle del Castello Baronale. Durante le settimane scorse alcune centinaia di attivisti e cittadini, in particolare le “mamme coraggio”, avevano per giorni bloccato gli accessi al sito di incenerimento impedendo l’ingresso ai camion che trasportavano rifiuti da bruciare provenienti da altri comuni.

L’inquinamento ambientale ci sta uccidendo – hanno spiegato alcune mamme al resto dei manifestanti e alla stampa – proprio ieri è venuta a mancare un’altra persona, morta a causa di un tumore, come purtroppo è successo in ogni famiglia. Qualcuno piange i propri figli, altri i propri genitori, fratelli, sorelle, dobbiamo risvegliare questa città, prima che sia troppo tardi”.  

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