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L’Anticorruzione blocca l’operazione autostrada Roma-Latina

In “zona cesarini”, la battaglia contro il bando per la costruzione dell’inutile grande opera dell’autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina e della bretella Cisterna-Valmontone, porta a casa un nuovo risultato frutto delle contraddizione inter-imprenditoriali.

Difatti, il 4 Novembre 2014 è stata trasmessa la censura dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) alla Società Autostrade del Lazio, conseguente all’esposto presentato dall’ANCE-ACER Lazio (piccole e medie Imprese), nella quale si attesta che si stanno violando fondamentali interessi pubblici a favore di ristretti interessi privati. In particolare, che la Gara così come è stata condotta, viola l’art.1 comma 1 e contravviene ai dettami dell’art. 1 comma 1 ter del Codice dei contratti pubblici.

Il punto di non ritorno è ora la data fissata per la scadenza della gara di appalto, cioè il 10 dicembre prossimo, termine spostato ben due volte su richiesta delle Imprese invitate. Se non sarà sospesa e ritirata la Gara, le istituzioni pubbliche avranno la responsabilità di trasferire enormi capitali e di delegare decisioni fondamentali per lo sviluppo del territorio nella mani di forti poteri privati.

Ricordiamo che il Presidente di ANCE-ACER Lazio, Petrucci, nella conferenza stampa tenuta al Residence Ripetta proponeva: “di utilizzare i 468 milioni messi a disposizione per l’autostrada Roma-Latina per un nuovo progetto di messa in sicurezza e miglioramento dell’attuale tracciato” e ancora “una proposta concreta a favore dell’occupazione e dei cittadini che potranno utilizzare in tempi rapidi un’opera più sicura e senza ulteriori esborsi (senza il pedaggio).

Il movimento NOcorridoio/NObretella in un comunicato chiede, in primis al Presidente della Regione Lazio, Zingaretti, di adoperarsi per annullare questa scadenza e di rivedere l’intera questione della mobilità pontina.

Rilancia le sue proposte alternative, utili e di buonsenso, dell’adeguamento in sicurezza di tutta la Via Pontina che salverà decine di vite umane e della costruzione della metropolitana leggera Roma-Pomezia-Ardea che ridurrà drasticamente il numero della auto private, facendo fluidificare il traffico ed eliminando le interminabili file quotidiane.

 

Se le Istituzioni confermeranno, provocatoriamente, l’iter della devastazione, oltre alle evidenti responsabilità giuridiche, sarà chiaro che per i governanti non esiste alcuna etica pubblica, ma solo interessi personali.

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