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Puglia. Polizia carica i blocchi dei No Tap. Attivisti fermati

Questa mattina gli attivisti No Tap hanno continuato a presidiare il cantiere del devastante gasdotto che vorrebbe attraversate il Salento, mentre la dittatura delle multinazionali in questo lembo di terra avanza inesorabile nell’immobilismo di chi sarebbe chiamato a controllare. Nella notte c’è stato un nuovo pesante intervento della polizia contro il tentativo di blocco dei lavori messo in atto in nottata dagli attivisti No Tap sulla provinciale 145 che collega Lecce a Melendugno. E’ la strada che i mezzi della Multinazionale Tap percorrono per arrivare al cantiere dove si sta realizzando il gasdotto.

In un post il Movimento No Tap denuncia:“Questa notte il braccio armato di Tap ha dato sfoggio del peggiore totalitarismo da regime. Due attivisti sono stati fermati e trasportati in questura, con accuse assurde!!! Andiamo tutti sotto la Questura, per essere solidali con i nostri compagni!!! Non è possibile tutto ciò, non siamo in dittatura”. Gli attivisti hanno bloccato via Gallipoli, la strada che porta alla Questura, chiedendo la libertà per i fermati.

Lunedi mattina, alle prime luci dell’alba, molti attivisti si erano ritrovati presso l’ingresso Eurogarden, sulla provinciale Melendugno San Foca, per provare a rallentare nuovamente i lavori. Sembra ormai, vista l’indifferenza e l’immobilismo della procura e dei politici, l’unico modo per bloccare il malaffare e la corruzione. Ci siamo frapposti tra i mezzi e la strada che porta al cantiere ed abbiamo semplicemente camminato piano, a passo d’uomo. Nessuna violenza se non una passeggiata a rallentare pacificamente i mezzi. Tutto sembrava andare per il meglio, nessun tipo di tensione, la nostra rimostranza stava ottenendo i suoi frutti, ma a quanto pare la non violenza non appartiene ai dirigenti delle forze dell’ordine, una delle quali, all’improvviso ha esternato quest’ordine “Ora basta, avete rotto il c…, toglieteli di mezzo”.

Così la polizia ha caricato chi era lì inerme con braccia all’aria. Ci sono state manganellate in testa a un nostro attivista che stava riprendendo con il telefonino, e una manganellata sull’orecchio ad un altro che era con le braccia alzate. Al passare dell’ambulanza, di servizio presso il cantiere, è stato richiesto aiuto, ma sempre i dirigenti di polizia lo hanno negato. Solo in un secondo momento, forse per paura di una nuova denuncia per omissione di soccorso, l’ambulanza è stata richiamata indietro, intanto i nostri amici e compagni avevano provveduto a informare il 118 dell’accaduto.

Guarda il video: https://www.facebook.com/MovimentoNoTAP/videos/778265595710438/

 

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