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Ken Loach risponde a Mazzacurati: “Nessuna copertura a chi licenzia i lavoratori”

I conflitti sociali e le vertenze dei lavoratori, continuano ad animare un ruvido dibattito nel mondo del cinema e della cultura che ruota intorno al Film Festival di Torino. L’ultimo match vede di nuovo protagonista Ken Loach, il quale in solidarietà con il lavoratori del Museo Nazionale del Cinema – licenziati dalla cooperativa appaltatrice Rear – lo scorso anno aveva rifiutato il “Gran Premio Torino” attribuitogli dal Torino Film Festival. Keno Loach ha commentato le recenti dichiarazioni del regista Carlo Mazzacurati, che ricevendo il “Gran Premio Torino” in questa edizione del TFF ha affermato: “Sono certo che se Loach avesse saputo che tipo di umanissima rassegna è questa, non avrebbe mai fatto quella sgarberia. La mia impressione è che gli siano stati raccontati male gli avvenimenti e che lui non abbia avuto la possibilità di ascoltare le due campane”.

In una nota ricevuta dall’USB, Ken Loach non ha perso tempo nel rispondere a Mazzacurati: “Voglio solo fare una domanda a Mazzacurati: i lavoratori che sono stati illegittimamente licenziati dal Museo hanno riavuto i loro posti di lavoro? In caso contrario, lui, Mazzacurati, sta fornendo una copertura alla dirigenza della cooperativa. Persone importanti come il regista Ettore Scola e il sindaco di Torino hanno promesso di intervenire affinché i lavoratori fossero reintegrati. Che cosa è avvenuto, miei cari signori? Mazzacurati sostiene che il festival sarebbe ‘umano’. Io credo che la vera forza e la solidarietà la dimostrino quelle persone coraggiose che si sono battute contro il comportamento duro e rigido della cooperativa e che ne hanno subito le conseguenze. Più potere a loro e all’USB!”.

L’Unione Sindacale di Base, ringraziando Ken Loach per il rinnovato sostegno alla vertenza Rear, sottolinea che, ad un anno di distanza e nonostante le battaglie sostenute, i lavoratori ancora attendono una risposta concreta rispetto a tutte le questioni poste e Federico Altieri, l’ex dipendente Rear che prese l’iniziativa di scrivere a Loach, attende ancora di essere reintegrato nel suo posto di lavoro.

L’USB comunica inoltre che da oggi è in rete in versione integrale il documentario “Dear Mr. Ken Loach”, che racconta la battaglia dei lavoratori della Rear ed il sostegno ricevuto dal regista britannico.

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