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Silvestro Montanaro, un giornalista scomodo che amò l’Africa

La RAI non gli ha tributato che qualche secondo: la vendetta post-mortem contro Silvestro Montanaro per quelle inchieste scomode sull’Africa e il neocolonialismo, che la Rai mandava in onda sempre a notte fonda (“C’era una volta”), e per le quali era stato messo fuori dall’azienda radiotelevisiva pubblica 10 anni fa.

Al suo posto i soliti pappagalli embedded, con le loro narrazioni sui popoli del mondo opportunamente depurate da ogni riferimento ai veri responsabili di guerre e di stermini di massa; di traffici di ogni genere; della deprivazione di risorse naturali e dei diritti politici e civili: i governi  occidentali e le multinazionali che sostengono e foraggiano ancora oggi – e lautamente – dittatori e governi-fantoccio.

Silvestro Montanaro se n’è andato ieri, a 66 anni. Aveva iniziato la sua carriera come corrispondente di Paese Sera e dell’Unità, per poi andare alla Voce della Campania. Lì si occupò di inchieste su mafia e camorra, e sugli intrecci tra cosche, politici ed imprenditori.

Montanaro, poi, dal 1989, fu nella squadra di Michele Santoro in Samarcanda, e da lì proseguì la collaborazione in Rai nelle trasmissioni Il Rosso e il Nero e Tempo Reale, diventandone coautore. Sempre in Rai fu autore del programma giornalistico C’era una volta, in onda su Rai3, e Dagli Appennini alle Ande.

Poi, 10 anni fa, la Rai, lo mise fuori la porta. Evidentemente i suoi reportage avevano innervosito troppo quei potenti del nostro e di altri paesi, che avevano ed hanno corposi interessi in quel continente che fu uno degli argomenti principali dei suoi documentari: la sua amata Africa.

Grazie a Silvestro abbiamo conosciuto a fondo una delle più grandi figure di rivoluzionari del novecento: Thomas Sankara, il Che Guevara africano diventato nel 1983 presidente rivoluzionario del poverissimo Alto Volta, rinominato Burkina Faso ovvero, «paese degli integri».

Sankara fu ucciso a soli 38 anni in un colpo di stato cruento. Interessi interni di risicati ceti privilegiati saldati a quelli di poteri regionali ma, soprattutto, internazionali, ebbero la meglio su un’esperienza scomoda e potenzialmente contagiosa, ma al tempo stesso ancora solitaria, perciò debole. Era il 15 ottobre 1987.

Con Silvestro abbiamo conosciuto tante storie e tanti esseri umani invisibili ai quali ha restituito voce e dignità. In Col cuore coperto di neve, un libro pubblicato nel 2016, Silvestro, raccontò l’orrore dell’abuso e della prostituzione forzata di tante donne, soprattutto bambine e bambini. Tante storie raccolte da Montanaro durante le sue coraggiose inchieste in America Latina, in Asia, in Africa e persino nella “civilissima” Italia.

Se ne va un giornalista vero lasciandoci più soli in mezzo e un desolante deserto fatto di conformismo e mediocrità mentre aumenta inesorabilmente la concentrazione dei grandi mezzi di comunicazione nelle mani di sempre più pochi – ma sempre più potenti – padroni e padrini.

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1 Commento


  • Nicoletta Fagiolo

    Un nostro regista Silvestro Montanaro del programma di RAI3 C era una volta è morto. E morto cosi giovane, triste e affaticato di ciò che gli era successo, mi disse un giorno: ” la #RAI ha bruciato tutto il mio lavoro d’archivio e mi hanno cacciato in seguito al mio film sulla Costa d’Avorio e il colpo di stato contro Laurent #Gbagbo LA FRANCIA IN NERO.”
    Mi raccontò come fu chiamato dall’ambasciata Ivoriana che gli chiese di fare un altro film più favorevole a #Ouattara. Montanaro gli risposi che non esiste, che lui era un griot, un giornalista e dunque racconta i fatt che vede.
    Poco dopo fu licenziato e perse il suo programma. Una vera redazione sta accanto ai suoi giornalisti quanto essi scoprono scandali!
    Nel frattempo la resistenza Ivoriana che lotta da 9 anni ormai per far uscire l loro leader innocenti Gbagbo e Blé Goudé ( assolti dal Gennaio 2019) hanno sottotitolato i film LA FRANCIA IN NERO e l’hanno divulgato sui social networks.
    Muoro uno degli ultimi giornalisti che non aveva paura di guardare l’imperialismo Europeo in faccia e dire apertamente che cosi non va, che c’è da vergognarsi! Montanaro (perdere il lavoro a quel età!) l’ ha ucciso la RAI, il regime di Ouattara e tutti i giornalisti che sono rimasti in silenzio totale (ilManifesto, Ilfattoquotidiano, LaRepubblica, Limes, etc etc etc.) ai quali abbiamo scritto di parlarne…ma silenzio….l’avete ucciso voi giornalisti venduti ! Per piu informazioni sul caso di Laurent Gbagbo che è ancora vivo, al contrario di Sankara, ma che è stato anche’esso ucciso politicamente da un occidente neocolonilaista (articoli e 100 video testimonianze fra cui anche Montanaro) https://www.free-simone-and-laurent-gbagbo.com Il film La FRANCIA IN NERO https://www.youtube.com/watch?v=eSumHaxLh4U&feature=share&fbclid=IwAR2_nhMRbihFv76k92_D-x38b_l56-llM-nUxkZfwh2Ell1CVV_chPmiYHo
    Montanaro Serata con Montanaro a Parigi https://www.youtube.com/watch?v=cWA4axlIxr8 Serata con Montanaro in Toscana https://www.youtube.com/watch?v=h5PO6YDRlbg

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