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Pato Manns e El Pingüino

Pioveva come piove solo nei giorni piovosi a Punta Arenas.

La gente bagnata della poblacion di El Pingüino cominciò ad arrivare alla sede comunitaria in quel pomeriggio d’inverno di agosto, fino a riempire il piccolo locale che divenne stretto per installare le minuscole apparecchiature di amplificazione, i pochi microfoni e lo spazio per gli artisti invitati. L’aria divenne umida, i vetri appannati, mentre quelli che non erano potuti entrare continuarono a bagnarsi e a sguazzare nel fango.

Stretti in una macchina arrivarono Desiderio Arenas (El Chele), Charo Jofré e Patricio Manns. Erano arrivati pochi giorni prima a Magallanes per partecipare al Festival della Patagonia e avevano accettato collettivamente l’invito a portare le loro canzoni agli abitanti che avevano ottenuto le loro terre con la forza delle loro mobilitazioni.

Juan Millalonco, parrucchiere e macellaio, dirigente della popolazione, fece un breve discorso sulle lotte sociali che rendono possibili le conquiste dei diritti, in questo caso a un alloggio dignitoso, che ha aperto la strada alle canzoni di El Chele, un giovane cantautore a quel tempo il cui sviluppo è stato troncato con il colpo di stato, è andato in esilio e poi nell’oblio fino alla sua morte pochi mesi fa.

Fu seguito da Charo Jofré, che quell’anno aveva messo in radio e festival la sua nuova e fortunata canzone “La ronda”, accompagnata dal suo strumento a corde che ragazze, ragazzi e giovani nelle scuole di tutto il paese imitavano. La giornata di quasi tre ore è stata chiusa dal canto di Patricio Manns.

La sua figura imponente, i suoi capelli e gli occhi chiari spiccavano tra la gente ammucchiata che ha subito riconosciuto le sue canzoni e la sua voce roca. Ogni canzone era preceduta da una narrazione, una storia, una racconto come solo Manns sa fare, con dettagli e descrizione.

“Arriba en la cordillera” è stato cantato e sussurrato da quelle donne e uomini con i loro figli e figlie che si ammucchiavano nella piccola comunitaria costruita con le loro mani.

Così comerano arrivati, i tre artisti se ne sono andati stretti in una piccola auto, erano felici, felici delle ore condivise in quell’ambiente saturo di umidità e calore del popolo.

Magallanes, Punta Arenas, terre di lotte popolari, della FOCh, dei sindacati operai e contadini, è invincibile“, ha detto Manns, mentre stringeva la sua chitarra e dietro restava la poblacion El Pingüino.

* Giornalista (guidava l’auto che portava i cantanti popolari che hanno cantato nella poblacion di El Pingüino di Punta Arenas).

https://www.lemondediplomatique.cl/pato-manns-y-el-pinguino-por-libio-perez.html

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Muore Patricio Manns, cantautore, poeta e saggista simbolo della Nueva Canción chilena

A 84 anni è morto Patricio Manns, famoso e influente cantautore e scrittore impegnato di musica popolare.

Sabato 25 settembre

La sua morte è avvenuta verso le 09.20 di questa mattina nella Clinica Bupa di Reñaca, a seguito dellaggravamento del suo stato di salute negli ultimi giorni.

Un anno fa, a settembre del 2020, Patricio Manns era stato ricoverato nella stessa clinica a causa di complicazioni del suo diabete. In quegli stessi giorni e sempre nella clinica Bupa di Reñaca, è morta sua moglie, Alejandra Lastra, a causa di un cancro.

Patricio Manns nasce a Nacimiento il 3 di agosto del 1937. Da padre svizzero-tedesco e madre francese, a 14 anni pubblica per la prima volta i suoi poemi nel giornale El Colono de Traiguén, iniziando una carriera da scrittore che sarebbe durata tutta la sua vita. Nel 1963 scrive la sua prima novella, Parias en el Vedado, che riscrive anni dopo con il titolo La noche sobre el rastro, vincendo con questa il premio Alerce, della Sociedad de Escritores de Chile, nel 1967.

Durante la gioventù pratica vari mestieri, come camionista e commesso di farmacia, finché nel 1961 è assunto come giornalista dal giornale La Patria, di Concepción. Due anni dopo si trasferisce a Santiago, lavorando inizialmente a Radio Balmaceda. In quegli anni il suo lavoro come compositore già si stava manifestando.

La sua canzone “Bandido” aveva vinto il festival di Cosquín, in Argentina, nellinterpretazione de Los Trovadores del Norte; e la sua musica “Arriba en la cordillera” è stata registrata grazie alliniziativa di Camilo Fernández, dalla Demon en la voz de Los Cuatro Cuartos. Con questa canzone Patricio Manns raggiunge una notevole popolarità a livello nazionale, e viene riconosciuto come una delle principali figure del neofolclore.

Nel 1965, al tempo della sua canzone “El cautivo de Til Til“, entra come artista permanente nella Peña de los Parra, scambiando esperienze con Víctor Jara, Rolando Alarcón, la famiglia Parra e molti altri artisti cileni e stranieri. Con tutti loro a poco a poco è andato assumendo un comportamento politico militante che lo conduce a impegnarsi a fondo con il governo della Unidad Popular. Durante gli anni settanta è stato militante del Movimiento de Izquierda Revolucionaria (MIR)

Il colpo di Stato ha significato il suo esilio. In Europa realizza un interessante lavoro insieme al gruppo Inti Illimani, con i quali registra canzoni emblematiche come “Palimpsesto“, “Vuelvo” e “Sambalandó“.

Scrive anche valide novelle come Buenas noches los pastores, Violeta Parra: La guitarra indócil, Currículum Mortae e Actas de Marusia. Collabora anche con il grupo Karaxú legato al MIR, scrivendo emblematiche canzoni a Luciano Cruz e Bautista van Schowen, come la canzone La dignidad se transforma en costumbre, origine della diffusa parola dordine dellesplosione sociale, “fino a quando la dignità diventi costume“.

Quindi, il suo forte impegno anti-dittatoriale lo porta a trasformarsi in portavoce del Frente Patriótico Manuel Rodríguez. Alla fine degli anni ottanta torna in Cile e, da quel momento continua la sua prolifica fatica musicale e letteraria, diventando una figura chiave della cultura cilena attuale.

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