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Il ‘Blut und Boden’ di Vecchioni, come fosse antani…

E dunque dopo tanti post, meme e commenti, proviamo qui a riassumere, facendo ovviamente anche doveroso esercizio di ironia, il pensiero del professor Vecchioni. Sessantottista sinistrato, espressosi sabato nella piazza romana “per l’Europa”.

«Siamo Indoeuropei e abbiamo le stesse tradizioni». Avrebbe potuto dire Indo-Ari, o addirittura ariani (che è esattamente la stessa cosa), ma forse gli sembrava troppo hitleriana la dicitura.

Comunque tra tradizione e questioni biologiche e “di razza”, pare siano scattati applausi e braccia tese dalle bare di Julius Evola, René Guenon, Leon Degrelle, Corneliu Zelea Cordeanu. Franco Giorgio Freda avrebbe addirittura chiamato Roberto Fiore di Forza Nuova per chiedergli un abboccamento con il sessantottista cantautore.

Andiamo avanti...

«Abbiamo la filologia romanza», dice l’autore di Samarcanda. Nietzsche, il runico Himmler e i 12 Cavalieri dell’Ordine Nero delle SS nel Castello di Wewelsburg pare abbiano sussultato a causa della filologia germanica. Ma tutto sommato il professore stava andando benone e avrebbero quindi deciso di soprassedere.

Vecchioni continua: «Abbiamo la democrazia. Quella non ce l’hanno tutti, ce l’abbiamo noi. Invenzione dei Greci». Applausi da Atene e dal sarcofago di Pericle. Incazzati gli spartani e Leonida. Platone, Aristotele, Polibio e Montesquieu si interrogano invece a quale democrazia alluda il professore.

Hobbes si astiene. Mentre Marx e Lenin indignati propongono l’emendamento contro la democrazia borghese e a favore della democrazia popolare.

Hop Hop cavallo…

E segue un elenco di nomi citati dal prof. Elenco che tiene dentro Spinoza e Cartesio, Shakespeare e Leopardi, ma soprattutto Marx e Pirandello.

Il Moro di Treviri sta per scassare ‘o tauto (la bara, ndr) per la correlazione col Nobel fascio e vorrebbe sputare in testa al sessantottista. Ma Engels lo convince a lasciar perdere. Non ne vale la pena.

Il cantautore va dunque a chiosare dicendo che «gli altri queste cose non le hanno […] L’Europa è pensiero continuo». Tumulto staliniano e putinista (Vladimir fu ex agente del Kgb in servizio presso la Stasi): Ma non eravamo noi a controllare e considerare pericolose e indegne di rispetto “Le Vite degli Altri”? Ma poi chi sarebbero questi altri?

Dalla Russia alla Cina, dall’Africa all’Asia alla Latinoamerica, gente come Dostoevskij, Cechov, Tolstoj, Aleksandra Kollontaj, Majakovskij, Ėjzenštejn, Gogol, Bulgakov, Mejerchol’d, Kandinskij, Stravinskij, Nureev; Confucio, Lao Tzu, Zhang Yimou, Chen Kaige, Xiaolu Guo;

Gabriel Garcia Marquez, Luis Sepulveda, Neruda, Edoardo Galeano, Roberto Bolaño, Borges, Diego Rivera, Frida Kahlo; Mishima, Ozu, Kawabata, Takeshi Kitano;

nonché le signore arabe Joumana Haddad (Libano), Ghana Samman (Siria), Betool Khedairi (Iraq), Laila Uthman (Kuwait), Nisma Idris (Egitto), Umaima al-Khamis (Arabia Saudita), Mayy Khalid (Egitto), Ni’ma Khalid (Palestina), Laila Abu Zaid (Marocco), Samira Azzam (Palestina), Haifa Bitar (Siria), Ramziyya Abbas, (Yemen), Salwa Bakr ( Egitto), Haifa Zangana (Iraq), Hoda Barakat (Libano), Basems Younes (Emirati Arabi Uniti), Hanan al-Shaikh (Libano), Sahar Tawfiq (Egitto), Nafila Dhahab (Tunisia), Hana Atiyya (Egitto), Liana Badr (Palestina), Alima al-Kush Bsisu (Libano), Daisy al-Amir (Iraq), Ibtisan Abdallah (Iraq), Noura Muhammad Farag (Qatar), Ni’mat al-Behairi (Egitto), Radwa Ashur (Egitto), Thuraya al-Baqsami (Kuwait), Ebetehal Salem (Egitto), Hiyam al Mefleh (Arabia Saudita), Turkiyya Abd al-Hafiz (Libia);

e le africane Chimamanda Ngozi Adichie, Ama Ata Aidoo, Bessie Head, Buchi Emecheta, Leila Aboulela, Gillian Slovo, Nadine Gordimer e Zoë Wicomb;

insomma tutti questi Loro, tutti e tutte tra il regno dei vivi e quello dei morti, levano un solo grido “ma chi sfaccimm è, stu Vecchioni”?

Il quale però continua imperterrito con il fuoco pirotecnico: «I pacifisti siamo noi perché teniamo alla nostra cultura. Questa parola cultura dovrebbe finire qui perché a parte qualche intellettuale in America (eccerto…), la cultura dovrebbe essere nostra e basta. Certamente è nostra la cultura. Loro non sanno cosa sia».

Aridanghete. Loro chi? Non è dato saperlo Forse «Gente che andava nuda a caccia di marmotte quando noi già s’accoltellava un Giulio Cesare».

I succitati intellettuali dalla Russia all’Africa, dall’Asia all’America Latina, a questo punto si danno alla crapula malaparolaia. Vola addirittura un Sicchio ‘e colla senza penniello”. Siamo alla sagra dell’insulto.

Ma al fine il sessantottista sinistrato lascia deflagrare la ‘mbomba. E così l‘ordigno fine di mondo squarcia il cielo romano: «Noi abbiamo l’obbligo pacifista di far vedere agli altri (ormai ce l’ha su con “l’altro” lacaniano. E la cosa assume toni psichiatriaci) che possiamo difenderci coi denti e quindi non siamo guerrafondai. Assolutamente no! Amiamo la nostra terra e quelle vicine».

Come fosse Antani. Con scappellamento a destra...

Tripudio finale a Norimberga. Il Blut und Boden (sangue e suolo) è finalmente ideologia europea. Condivisa. Inclusiva. Woke. De Sinistra…

Luci a San Siro non ne accenderanno più

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7 Commenti


  • Anna

    Sputargli in un occhio? Non sono mai stata una fan di Vecchioni. Comunque anche il buon Guccini, che amavo, mi è sceso sotto la suola delle scarpe. Nulla di peggio dei sessantottini pentiti. Non faccio nomi


  • Sergio Binazzi

    il 68 è il 69 sono stati anni bellissimi e li ho vissuti, come tanti compagni, con tanta passione e speranza di cambiamento di una società ingiusta e che portava ancora strascichi del triste ventennio in tante cose. a volte mi chiedo cosa abbia portato gente come vecchioni Ferrara ed altre persone più o meno note a partecipare attivamente a questa grande sommossa popolare, hanno forse giocato a fare i comunisti? si dovrebbero solo vergognare, come tanti altri in italia. stiamo vivendo un degrado culturale senza precedenti.sembra quasi quella bella scena del film ” mediterraneo ” dove il pilota dell’aereo atterrato in Grecia trovandosi a tavola con i ragazzi dice: ma non lo sapete? i nemici sono diventati amici e viceversa. che colossale pagliacciata è questo paese!!!!


  • LAMBERTO CONTIGLIOZZI

    Su Renè Guenon , caro Vincenzo, hai preso un notevole abbaglio , un superficiale approccio che denota una non conoscenza del suo pensiero, dei suoi libri e saggi e della sua severa ma illuminata critica del mondo moderno quindi occidentale, definendolo come una vera aberrazione, per accostare Renè Guenon a questa ignobile compagnia di fascisti…prova almeno a leggere ” La Crisi del Mondo Moderno ” e “Oriente e Occi dente”…Non tratta la politica ma La Tradizione e La Metafisica come uniche Vie verso la Conoscenza e la salvezza dell’ “Uomo”…Attenzione non si tratta dell’ ambito sociale dove l’ uguaglianza dei diritti e della necessaria e obbligata libertà non possono essere in discussione …non posso dilungarmi oltre in questo contesto per ovvi motivi…grazie per l’ ospitaliatà e un saluto a pugno chiuso..eh si! Lamberto.


  • Ta

    Il tasso di europeismo militante è direttamente proporzionale al reddito.
    Forse tutti questi intellettuali bolliti dovrebbero domandarsi come mai…


  • Pasquale

    Sarebbe meglio pensare ad un inizio di arteriosclerosi che induce a sperdere del tutto i bagliori e i richiami della propaganda e così da essa farsi trascinare…


  • Luigi Del Tredici

    Non ci sono più le badanti di una volta. Quelle che li mettevano a letto presto. Peccato.


  • m

    quanto l’avranno pagato?

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