La casa editrice Sensibili alle foglie ha dato alle stampe il libro “Storia di un guerrigliero latinoamericano” che narra le vicende di Jaime Castillo Petruzzi, oppositore politico e guerrigliero cileno finito a militare nel Movimento Rivoluzionario Tupac Amaru peruviano.

Incarcerato in Perù, Petruzzi era uno dei prigionieri politici che doveva essere liberato con il blitz del Mrta nell’ambasciata giapponese di Lima nel dicembre del 1996 dove era in corso un ricevimento. L’allora presidente peruviano era Fujimori, di origine giapponese.
L’azione finì con un bagno di sangue. Nonostante che i guerriglieri del Mrta avessero rilasciato centinaia di ostaggi e avessero tenuto una conferenza stampa nell’ambasciata occupata, dopo quattro mesi di braccio di ferro tra governo e guerriglieri, il 22 aprile 1997 un blitz delle forze speciali peruviani assaltò l’ambasciata e vennero uccisi 14 guerriglieri del Mrta, inclusi due minorenni e quattro che si erano arresi.
Morirono due soldati e anche un ostaggio illustre, il presidente della Corte Suprema di Giustizia Carlos Giusti. Uno dei leader del Mrta venne arrestato e risulterà poi desaparecido.
“E’ bene che si sappia una maledetta volta per tutte che tutti quelli che si ribellano in America latina, dai ragazzi combattenti del Chiapas fino ai detenuti politici del Frente Manuel Rodrìguez in Cile, sono una sola grande famiglia che con orgoglio assoluto va avanti nella traccia lasciata dal Che, perché non ci è stato lasciato altro cammino, perché la pace non convive con lo sfruttamento, perché la dignità non la decide il Fondo monetario internazionale, perché le speranze del continente non le amministra la Banca mondiale, perché la sete di giustizia sociale non si è saziata con la caduta del falso mondo socialista né con l’avvento del nuovo ordine internazionale” ha scritto il cileno Luis Sepulveda.
Nel 2016 Jaime Castillo Petruzzi venne scarcerato ed è tornato nel suo Cile che aveva posto fine alla dittatura militare dei Pinochet.
“Ho conosciuto Jaime Castillo Petruzzi nel 2004 nel carcere di mas sima sicurezza di Lima, Castro-Castro, dove insegnavo italiano ai prigionieri comuni e politici e Jaime era detenuto con altri guerriglieri del MRTA, il Movimento Rivoluzionario Tupac Amaru” scrive l’autrice del libro Isabella Lorusso.
“Io provenivo dalla sinistra antagonista italiana ed europea che ha sempre avuto uno sguardo speciale per tutto ciò che riguarda il continente latino-americano. Jaime dovette attendere il 2016 per poter uscire dal carcere e poter tornare in Cile, con la sua famiglia. All’aeroporto di Santiago venne accolto con grande entusiasmo da tutti coloro che non avevano dimenticato la lotta del guerrigliero Jaime, soprannominato “Torito” perché forte, grande e coraggioso come un toro. A gennaio del 2024 concordammo un’intervista via Skype, lui da Santiago del Cile e io dal Dorset, nel Regno Unito». L’intervista tocca i passaggi salienti della vita di Jaime: la militanza, la clandestinità, l’esilio, il carcere, offrendo uno sguardo in profondità e dall’interno dei movimenti guerriglieri sorti nell’America latina del secolo scorso.
Jaime Castillo Petruzzi sarà in Italia a fine aprile e presentare il libro. Sarà una occasione per confrontarsi su tutto questo pezzo di storia.
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