Kan ha ordinato a tutti coloro che risiedono nel raggio di 20km dalla piattaforma nucleare di evacuare e a quelli che vivono nel raggio di 30km di rimanere chiusi in casa; ma a parte questo, il governo non sta fornendo ne cibo ne acqua a nessuno, nemmeno alle persone ai villaggi più isolati e lontani dalla centrale. L’JRCLD denuncia perciò il governo giapponese per aver lasciato soli i cittadini di fronte alla contaminazione e a questo disastro.
Sui media si cerca di minimizzare il disastro nucleare, quale è la portata della tragedia che ha investito il Giappone?
I giornali giapponesi e gli altri media, sulla scia delle dichiarazioni della Tokyo Electric Power Company’s Fukushima No.1 Nuclear Plant, stanno drammaticamente diffondendo le stesse dichiarazioni ufficiali del governo. Il Segretario del capo del Gabinetto continua a ripetere che l’intensità delle radiazioni è minima, che non c’è alcun rischio per la salute e che il nocciolo del radiatore non è gravemente danneggiato. La maggior parte della stampa riporta queste dichiarazioni ogni giorno, come se si trattasse davvero della verità.
Il 12 marzo alle 15.36, ci fù la prima esplosione nel rettore n.1, ma solo dopo 2 ore il Segretario ha ammesso ufficialmente che si era verificato “un fenomeno simile ad un’esplosione”, e soltanto dopo 5 ore ha dichiarato che c’era stata fuga di idrogeno. La NHK-news non ha divulgano alcun servizio ne immagine dell’esplosione per molte ore, nonostante avesse ripreso tutto iltragico momento. Il governo a chiaramente vietato ai media ogni ripresa aerea della piattaforma, e molti media hanno così accettato silenziosamente di negare il loro servizio di informazione alla società.
Visto quello che è accaduto, è oggi all’ordine del giorno la fine del nucleare in Giappone? Quale è la riposta del governo?
Si. Il governo dopo l’accaduto, ha spento tutte le centrali nucleari del Paese. Il terremoto è stato molto forte e la terra sta ancora tremando in varie regioni del Paese; c’è da dire però che il governo sta comunque continuando ad operare su 40 reattori, senza appropriate ispezioni. Il reattore n.1 (quello che è esploso) ovviamente ha perso le sue funzioni subito dopo il danno subito dallo tsunami. Nonostante questo, solo alla sera del giorno dopo il governo ha deciso di ordinare alla Tepco di procedere con il versamento dell’acqua di mare sul reattore. Questo ritardo, è spiegabile solo in un modo: l’acqua del mare danneggia in modo irreversibile le parti del reattore e il governo ha voluto aspettare fino all’ultimo prima di prendere tale decisione, perché pensava di poterlo usare di nuovo in futuro.
Le tragedie naturali sono spesso tragedie provocate dall’uomo, dai meccanismi capitalistici, che vedono il profitto l’unico metro di valutazione, quale è la vostra posizione?
Siamo pienamente d’accordo. Per giustificare lo sviluppo del nucleare, il governo ha continuato a dire che simili incidenti capitano una volta ogni mille anni e che questo non volesse dire che la tecnologia giapponese fosse in qualche modo inadeguata. Il governo sta portando avanti una politica economica volta all’esportazione di energia nucleare verso i nuovi Paesi emergenti. Oltre a questo, l’ossessione del nucleare è sicuramente legata alla possibilità di elaborare nuove armi nucleari.
Quale è la posizione della sinistra e del movimento comunista giapponese rispetto al governo e alla scelta del nucleare?
Fermare immediatamente ogni programma nucleare! Questa è la richiesta che avanziamo con forza, senza se e senza ma. I partiti ufficiali dell’opposizione hanno per anni accettato e tollerato la costruzione delle centrali nucleari, il Partito Comunista Giapponese ha di fatto aderito al programma nucleare con l’unica, banale clausola di “sicureza e trasparenza”. Il JRCL invece ha sempre organizzato le lotte contro lo sviluppo del nucleare giapponese, soprattutto negli ultimi 10 anni, assieme ad altre organizzazioni di sinistra giapponesi. Solidarietà tra i lavoratori italiani e giapponesi.
*JRCL-RMF è l’abbreviazione di “Japan Revolutionary Communist League (Lega dei comunisti rivoluzionari giapponesi- fazione rivoluzionaria marxista). È un’organizzazione che porta avanti lotte contro la guerra e contro gli accordi sul nucleare che stanno interessando USA Cina e Russia. Oltre alla battaglia ambientale, siamo attivi all’interno del movimento operaio, contro i tagli salariali e dei diritti dei lavoratori.
il loro sito è: http://www.jrcl.org/english/e-top.htm
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