Menu

Usa: la paura fa bunker anti-apocalisse

Che ci volete fare, in fondo vorremmo vivere in un modo più giusto… e cominciamo a non accontentarci più del “sol dell’avvenire”.

Ma come si comportano gli ottimisti che traggono i maggiori vantaggi dal “capitalismo reale”? Beh, sentite questa, fresca fresca dalla Cnn (statunitensi docg, niente a che fare con la sinistra).

“Un devastante terremoto colpisce il Giappone. Un gigantesco tsunami uccide migliaia di persone. I timori di una fusione nucleare dilagano. Sangue e violenza attesi da un’escalation della guerra in Libia”.
Come si reagisce a queste noticìzie? Con calma e sangue freddo, da ottimisti?

Macché… Le società statunitensi che vendono “bunker del giorno del giudizio” stanno vedendo salire alle stelle le vendite. Sul web, naturalmente: un incremento che oscilla tra il 20% e il 1.000%.
Northwest Shelter Systems, che offre rifugi piuttosto cari, tra i 200.000 i 20 milioni di dollari, ha registrato picchi di vendite del 70% dopo le rivolte in Medio Oriente e il terremoto giapponese. 12 i rifugi già prenotati, mentre l’azienda ne vende normalmente quattro l’anno.
“Abbiamo problemi a tenere il passo con la domanda”, ha detto il patron di Northwest Shelter Systems, Kevin Thompson.

UndergroundBombShelter.com, un portale che vende rifugi mobili, antiaerei e bunker sotterranei, ha visto salire le richieste del 400%.
Vivos, una società che vende camere in bunker da 200 persone, ha ricevuto migliaia di richieste, con punte di quasi il 1.000% la scorsa settimana. E la gente sta seguendo la propria paura con denaro contante: La prenotazione richiede un deposito minimo di $ 5.000.
“La gente ha paura degli eventi, di qualsiasi tipo“, ha detto Vivos CEO Robert Vicino. “Quando finirà, non lo so. Può portare al collasso economico? Un collasso economico reale porterebbe all’anarchia, che il 90% della popolazione potrebbe essere ucciso”. “Calma, dignità e classe”, avrebbe commentato Igor in Frankenstein Junior.

L’ultima volta che le persone sono corse all’acquisto di bunker risale all’attesa del 2000, l’anno apocalittico per eccellenza. In un paese di bigotti, cristiani rinati, evengelici e fanatici religiosi di ogni risma, “decine di milioni di persone credono in una apocalisse letterale, preceduta da terremoti, uragani, disastri di proporzioni globali e in particolare da catastrofi di Medio Oriente”, ha detto O’Leary, un professore associato della University of Southern California, esperto di pensiero apocalittico.

E poi dicono che non è vero che la paura è un business… Forse il migliore visto che, anche spendendo molto, non te la fanno passare.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

1 Commento


  • Maurizio Falli

    Del resto in Italia, nel nostro piccole, sono andate alle stelle le installazioni di videosorveglianza

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *