Il governo siriano ha annunciato che si oggi dimetterà e un nuovo esecutivo sarà formato entro 24 ore. Il governo del premier Muhammad Naji al Utri, annuncerà le sue dimissioni poco prima del previsto discorso del presidente Bashar al Assad. La decisione vorrebbe rispondere alle aspettative delle manifestazioni che, sulla scia delle altre rivolte nel mondo arabo, da giorni animano le piazze in una parte del paese, alcune delle quali sono state represse dalle forze di sicurezza. Secondo fonti citate dal quotidiano libanese as Safir, il presidente Assad si rivolgerà alla nazione dal Parlamento siriano. Il governo attuale era in carica dal 2003. Di fronte alle manifestazioni di protesta iniziate nella città meridionale di Daraa ed estesesi ad altre città, l governo siriano ha annunciato la revoca della legge sullo stato d’emergenza in vigore dal 1963 ed alcune riforme politiche di cui le dimissioni del governo potrebbe rappresentare il primo atto. Il presidente siriano, Bashar al-Assad, “quando è arrivato al potere 10 anni fa, voleva fare le riforme, ma alcuni non lo hanno lasciato fare. Il suo margine di manovra resta limitato per la presenza nel sistema ereditato dal padre della ‘vecchia guardia” ha affermato il cugino del presidente siriano, Ribal al Assad, in un’intervista al quotidiano ‘El Pais’ di oggi. Ribal al-Assad, 36 anni, è figlio di Rifaat al Assad, il fratello minore del vecchio presidente Hafez elAssad, deceduto e sostituito dal figlio. Attualmente vive in esilio a Londra, dove ha fondato nel 2009 l’Organizzazione per la libertà e la democrazia in Siria
Intanto oggi in Siria scenderanno in piazza anche i manifestanti filogovernativi per esprimere il loro sostegno al presidente siriano, Bashar al-Assad. Lo ha riferito la tv di Stato di Damasco, secondo cui la manifestazione sarà «di massa»
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