Le forze aeree della Nato sono tornate a bombardare oggi la città libica di Al Aziziya a sud ovest di Tripoli. Lo ha riferito la televisione di stato spiegando che l’attacco ha avuto come obiettivo la zona di al Hira. Non si ha notizia per ora di vittime.
L’apparato aereonavale militare italiano, composto da dodici velivoli e quattro navi messe a disposizione della Nato per l’operazione ‘Unified Protector’, ha intnto effettuato oggi tutte le missioni assegnategli per l’imposizione della No Fly Zone e dell’embargo navale, anche se le armi continuano comunque ad arrivare via mare ai ribelli trincerati a Misurata.
Nelle ultime ventiquattro ore, informa una nota dello Stato Maggiore della Difesa, sono state effettuate cinque missioni. La prima condotta da due Tornado con compiti di ricognizione. La seconda, la terza e la quarta da una coppia di Eurofighter 2000 con funzioni di sorveglianza e difesa aerea. La quinta da due AV-8B Plus con funzioni di difesa aerea e ricognizione. I Tornado e gli Eurofighter 2000 sono in organico all’Aeronautica militare e gli AV-8B Plus alla Marina Militare. In contraddizione con questo bollettino dei militari, oggi il portavoce del ministero degli esteri Massari aveva detto che “Siamo in stretto contatto con tutti i nostri principali partner per vedere come intervenire, senza però causare quei danni collaterali che nessuno vuole provocare” . Massari, nel corso dell’incontro con la stampa, ha spiegato che su questo un punto centrale, l’Italia discuterà anche con il presidente del Consiglio nazionale transitorio libico, Mustafa Jalil, che domani è in visita a Roma, dove in mattinata incontrerà il ministro degli Esteri, Franco Frattini e in seguito avrà altri incontri istituzionali.
Sempre a Roma è iniziato inel tardo pomeriggio l’incontro tra il ministro della Difesa La Russa e il suo omologo americano Robert Gates.
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