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Parigi. Si apre il secondo processo a “Carlos”

L’accusa è relativa a quattro attentati che provocarono circa 30 anni fa la morte di 11 persone e il ferimento di altre 150 in Francia. Carlos, 62 anni, in un’intervista pubblicata ieri da dal giornale venezuelano “El Nacional” ha rivendicato una serie di attentati, anche sanguinosi, ma contesta i quattro che Parigi gli addebita. L’azione più spettacolare rimane indubbiamente il sequestro dei ministri dei paesi Opec durante il vertice di Vienna nel dicembre del 1975.

Fino a pochi giorni fa Carlos aveva condotto 11 giorni di sciopero della fame nel carcere parigino della Sante’. dove era stato messo in isolamento lo scorso 18 ottobre per aver accordato, senza autorizzazione, un’intervista a radio Europe 1 .

Carlos venne “venduto” dal governo sudanese agli agenti dei servizi segreti francesi nel 1994. Da questi venne portato a Parigi, dove fu accusato dell’omicidio di due poliziotti e dell’agente doppiogiochista libanese Moukharbal . Carlos venne incarcerato in attesa del processo, svoltosi poi nel 1997 dove venne riconosciuto colpevole e condannato all’ergastolo.

Nel giugno 2008, rilasciò una intervista all’agenzia ANSA riguardanti direttamente la storia e la politica italiana dove rilasciò dichiarazioni anche riguardo alla strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna sulla quale indicò responsabilità statunitensi e israeliane. Secondo la ricostruzione di Carlos “yankee, sionisti e strutture della Gladio” fecero brillare un ordigno al fine di distruggere un carico di armi trasportato da palestinesi lo scopo era quello di far ricadere su questi ultimi la responsabilità dell’attentato.

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