“Abbiamo trovato un accordo sull’applicazione entro il 15 gennaio di quanto è stato convenuto sulla liberazione dei detenuti politici e la redistribuzione dei giornali”, ha dichiarato all’Afp, Khaled al Batch. “Hamas e Fatah presenteranno una lista con i nomi dei detenuti da liberare entro il 15 gennaio”, ha spiegato Batch, che è anche un dirigente della Jihad islamica.
Batch ha annunciato che l’accordo “autorizza anche la redistribuzione a partire dal 15 gennaio nella Striscia di Gaza dei giornali pubblicati in Cisgiordania e viceversa”.
La distribuzione dei giornali di Gaza in Cisgiordania e viceversa è sospesa da anni a seguito delle divisioni fra Hamas e Fatah. L’accordo verte anche “sulla soluzione della questione dei passaporti” e autorizza la consegna da parte del ministero dell’Interno di Ramallah (sede dell’Anp) di passaporti a dei membri di Hamas che ne erano stati privati a seguito del conflitto fra le due parti. Autorizza anche la libertà di movimento per tutti fra la Cisgiordania e Gaza, secondo Batch.
Fatah e Hamas hanno concluso il 27 aprile al Cairo un accordo di riconciliazione, ratificato il 3 maggio da tutti i movimenti palestinesi, ma rimasto ancora largamente inattuato. A dicembre hanno tenuto al Cairo una serie di riunioni sull’unificazione di tutti i movimenti sotto l’egida dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) e sulla creazione di commissioni elettorali. (con fonte Afp)
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