L’annunciato lancio in orbita di un satellite da parte della Corea del Nord non sarà una minaccia per la regione ed i paesi confinanti. È quanto ha dichiarato oggi un funzionario del comitato di tecnologia spaziale nordcoreano, Paek Chung Ho, presentando in una conferenza stampa con i giornalisti stranieri il lancio del satellite Kwangmyongsong-3 che verrà portato in orbita da un missile a lungo raggio. La cosa che ha allarmato i paesi confinanti e i loro alleati. Paek ha detto che non è stata ancora fissata la data precisa del lancio perchè sono ancora in corso i preparativi. Il mese scorso le autorità nordcoreane avevano annunciato che il satellite sarebbe stato messo in orbita tra il 12 e il 16 aprile in occasione del 100esimo anniversario della nascita di Kim Il Sung. Ieri settanta giornalisti stranieri sono stati invitati dalle autorità nordcoreane a visitare la stazione di lancio dei satelliti di Sohae per vedere il razzo Unha-3, lungo 30 metri, che dovrebbe portare in orbita il satellite Kwangmyongsong-3.. La tensione nell’area è schizzata verso l’alto. Le forze armate giapponesi hanno completato oggi lo schieramento di missili intercettori in grado di abbattere il missile a lungo raggio che la Corea del Nord si accinge a lanciare nel caso dovesse violare lo spazio aereo giapponese. La misura è stata annunciata dal ministero della Difesa giapponese spiegando di aver installato dei missili Patriot a Tokio, Okinawa, Ishigaki e Miyako. Inoltre sono state inviate dei cacciatorpedinieri Aegis nel mar della Cina orientale. M anche il Giappone lancerà satelliti nei prossimi mesi. Il Giappone Aerospace Exploration Agency (JAXA) ha annunciato infatti il lancio di cinque satelliti radioamatoriali su due lanci previsti in maggio e luglio. Il primo lancio un H-IIA avverrà il 17 maggio, alle 16:39 UTC e porterà in orbita il satellite radioamatore Horyu-2. Il secondo lancio di satelliti giapponesi avverrà il 21 luglio, alle 02:18 UTC fatto con un HTV3 consegnerà il JEM-Small Satellite Orbital Deployer (J-SSOD) per la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Questo consentirà a piccoli satelliti di essere rilasciati dalla ISS dal modulo giapponese Experiment (JEM).
“La Corea del Sud e gli Stati Uniti stanno tenendo sotto stretto controllo i movimenti relativi all’annunciato lancio da parte della Corea del Nord di un missile a lungo raggio” ha dichiarato un portavoce degli Stati Maggiori riuniti di Seul, sottolineando che le forze armate di sucoreane “sono pienamente preparate a rispondere ad ogni provocazione”. Il Giappone, la Corea del Sud e gli Usa ritengono che il lancio del statellite sia un modo per realizzare il test di un missile balistico a lungo raggio aggirando il divieto dell’Onu.
La Cina ha espresso “la sua preoccupazione per lo sviluppo della situazione” relativa all’annunciato lancio da parte della Corea del Nord del satellite, che dovrebbe avvenire tra il 12 e 16 aprile prossimi. Lo scrive l’agenzia ufficiale Nuova Cina citando l’appello rivolto dal ministro degli esteri, Yang Jiechi, affinchè tutte le parti coinvolte assumano una prospettiva a lungo termine, mantengano la calma, esercitino il controllo per cercare soluzioni opportune attraverso i canali diplomatici e strumenti pacifici. Il portavoce del ministero degli esteri Liu Weimin ha affermato che Pechino “chiede a tutte le parti coinvolte di restare calme, di dare prova di moderazione e di evitare la crescita della tensione nella penisola coreana”.
Più critica invece è la Russia. Il portavoce del ministero degli esteri russo, Alexander Lukashevitz, ha detto all’agenzia Ria Novosti che “consideriamo la decisione di Pyongyang di procedere al lancio di un satellite espressione del disprezzo per le risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu”.
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